Il caso di Giovanni Toti, il presidente della Liguria arrestato per corruzione che ora si trova ai domiciliari, ha fatto molto parlare. A riguardo è intervenuto anche Marco Travaglio che, ospite da Lilli Gruber a ‘Otto e mezzo’, ha detto: “È un terremoto giudiziario il fatto in sé, cioè il fatto che ci sia il presidente della Regione Liguria ai domiciliari, è un caso piuttosto raro persino per i bassi standard etici della politica italiana. Poca cautela da parte dei politici? Nel caso di Toti dipende anche dal fatto che ha vissuto per 30 anni all’ombra di Berlusconi. Oggi c’è qualcuno che lo rimpiange dicendo che i politici attuali sono peggio, ma non esiste niente di peggiore del berlusconismo. E Toti è uno degli ultimi cascami del berlusconismo. Avendo visto Berlusconi che è riuscito a restare a piede libero nonostante tutto quello che ha combinato nella sua vita, è evidente che ha perso un po’ di freni inibitori”.
Travaglio: “La destra aspetta le sentenze per candidare i condannati”
Il direttore de il Fatto Quotidiano si sofferma anche sulle reazioni della destra in merito alla vicenda Toti: “C’è una grande ipocrisia perché adesso tutti dicono, come è giusto, di aspettare il processo e il terzo grado di giudizio, ma poi arriva la sentenza definitiva e cosa fanno? Candidano i condannati definitivi. Ad esempio, Fratelli d’Italia per le europee candida Sgarbi, un pregiudicato per truffa continuata e aggravata ai danni dello Stato e per falso in atto pubblico. Candida anche Carlo Fidanza, che si è fatto addirittura la sentenza di corruzione da solo, perché ha patteggiato un anno e 4 mesi per corruzione. Dunque perché continuano a dire di voler aspettare le sentenze, se poi arriva la sentenza definitiva di condanna e i condannati vengono messi in lista? Aspettano la sentenza per selezionare la classe dirigente sui mattinali di questura o di Cassazione?“.
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