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Napoli questa mattina si è svegliata con un una strana sensazione, un misto di euforia e incredulità unito alla gioia di rivivere quell’emozione che aspetta da ben 33 anni.

Da diverse settimane infatti la città si è tinta di azzurro.

I palazzi sembrano tenersi per mano uniti dalle bandiere, da stendardi, dagli striscioni color azzurro e bianco che rendono l’atmosfera incredibilmente romantica grazie alle numerosissime frasi d’amore prese in prestito da canzoni e film celebri dell’arte napoletana.

Il calcio, per la città di Napoli, non è solo un gioco

Non sono undici ragazzi che rincorrono un pallone in cambio di stipendi milionari. Il Napoli è un sentimento d’amore, è l’orgoglio di una città che in questi anni sta rivendicando la sua importanza in un’Italia sempre più disunita.

Napoli è folklore, tradizioni, spiritualità, amore, amicizia, convivialità, unione, fratellanza, atre e cultura.

“Adda passà a nuttata” scrive la SSCNapoli riprendendo le parole del grande De Filippo. Si perché questo pomeriggio la città potrebbe finalmente dare il via ai festeggiamenti per il ritorno dello scudetto nella città di Partenopee.

In questa circostanza non esistono classi sociali, gradi di importanza lavorativa o diseguaglianze di genere o religione. A darne esempio sono il sindaco di Portici, Enzo Cuomo, che in un video festeggia insieme ai tifosi azzurri cantando “Abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna campione” e la Console Generale degli Stati Uniti Tracy Roberts Pounds che questa mattina ha srotolato gli striscioni per festeggiare lo scudetto, a dimostrazione di come Napoli e i napoletani riescono incredibilmente ad entrare nei cuori delle perone modificandone lo stato d’animo in positivo.

Napoli è pronta e l’attesa è finita. Fuori dallo stadio che porta il nome del Dio del Calcio, Diego Armando Maradona, i tifosi stanno intonando cori e canzoni a sostegno della squadra che in questo campionato ha letteralmente fatto sognare un intero popolo sparso in ogni parte del mondo.

Forse i ragazzi di Spalletti e il tecnico di Certaldo non hanno ancora compreso l’importanza dell’impresa che stanno realizzando, un sogno che vorremmo potesse non finire mai.