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E’ stato indetto per la giornata di oggi, venerdì 17 febbraio 2023, uno sciopero nazionale dei trasporti pubblici. Dal nord al sud Italia i traporti pubblici si fermeranno, saranno garantite le linee solo per le fasce orarie di punta.

A proclamare lo sciopero è stata l’Unione Sindacale con lo scopo di rivendicare salario, sicurezza e dignità agli autoferrotranvieri.

Lo sciopero nelle principali città

  • Roma : lo sciopero coinvolgerà Atac, Cotral, Astral e Roma Tpl con i mezzi fermi dalle 8:30 alle 17 e dalle 20 a fine servizio. 
  • Milano:  bus, metro e tram a rischio dalle 8:45 alle 15:00 e dalle 18:00 a fine servizio con il coinvolgimento alla protesta anche di Trenord.
  • Napoli: lo sciopero del personale dell’Anm di 24 ore, dalla mezzanotte di venerdì 17 fino alla mezzanotte di sabato 18, colpirà metro, bus e funicolari.
  • Firenze: Il servizio sarà garantito tra le 4.15 e le 8.14 e tra le 12.30 e le 14.29
  • Torino: Servizio urbano-suburbano, metropolitana, centri di servizi al cliente –  dalle ore  6.00 alle ore  9.00 e dalle ore 12.00 alle ore 15.00 // Servizio extraurbano, Servizio Ferroviario sfmA – Venaria-Aeroporto-Ceres: da inizio servizio alle ore 8.00 e dalle ore 14.30 alle ore 17.30

L’appello dei Sindacati

Sul trasporto pubblico si è fatta solo retorica si tratta di mobilitazioni che vogliono rivendicare la centralità dei trasporti pubblici e del ruolo degli addetti al settore, principali vittime delle privatizzazioni selvagge, dei continui ricorsi ad appalti, subappalti e subaffidamenti che alimentano sfruttamento e precarizzazione. In tutti questi anni, sul trasporto pubblico si è fatta solo retorica spicciola e si sono messe in campo ricette tutt’altro che efficaci con finanziamenti che hanno favorito le aziende private, da sempre impegnate a incrementare i loro profitti, penalizzando l’implementazione dei servizi, l’efficientamento dei mezzi e la sicurezza sui posti di lavoro”.

Le richieste del Sindacato USB

  • parificazione contrattuale” tra aziende pubbliche e private
  • “nuova scala parametrale” che garantisca aumenti salariali
  • “annienti le penalizzazioni” economiche ai nuovi assunti
  • “la diminuzione” dell’orario di lavoro “a 35 ore settimanali a parità di salario”
  • l’avvio di un Piano Nazionale dei Trasporti
  • “una maggiore tutela” sulla sicurezza e salute sul lavoro.