Oggi si festeggia Sant’Ignazio di Loyola, per la chiesa la ricorrenza è il 31 luglio. Nato nella casa torre di Loyola il 23 ottobre 1491, morto a Roma il 31 luglio 1556. Beatificato da Papa Paolo V il 27 luglio 1609. Canonizzato da Papa Gregorio XV il 12 marzo 1622.
Ignazio di Loyola era il minore di una numerosa famiglia, composta da tredici figli, otto maschi e cinque femmine. Il padre è stato un soldato al servizio di Enrico IV, Re dei cattolici Giovanni II, guidò l’assesdio della città di Toro che venne conquistata il 29 maggio 1486. La madre era la figlia di Martin garcia de Licona, figura importante, cortigiano del Re di Castiglia e consigliere del re dei cattolici. Il fratello di Ignazio, il primogenito Juan Perez cadde in battaglia a Napoli, combattendo contro le truppe di Carlo VIII di Francia. Uno degli otto maschi, nato poco prima di Ignazio, Pero Lopez fu un’ecclesiastico.
Oggi si festeggia Sant’Ignazio da Loyola, la chiesa lo ricorda il 31 luglio
Ferito ad una gamba in battaglia, che lo portò a zoppicare per tutta la vita, a causa delle sofferenze, si dedicò alla preghiera, alla lettura dei testi sacri. Cominciava la sua conversione religiosa. sognava di partire come pellegrino per Gerusalemme. Partì per visitare i santuari mariani della Spagna. Davanti ad una immagine della Vergine Maria, appese gli abiti militari ed entrò nel monastero di Manresa in Catalogna, era il 25 marzo 1522.
A Barcellona, per abbracciare il desiderio del sacerdozio, riprese gli studi di letteratura e teologia all’Università di Alcalà, poi all’Università di Parigi. a Parigi cercò di coinvolgere gli studenti nei suoi esercizi spirituali. Fondò un nuovo ordine religioso che aveva lo scopo di esercitare il cristianesimo come servizio ai grandi scopi della chiesa.
Il 15 agosto del 1534 fonda la Compagnia di Gesù. nel 1537 assieme ai suoi discepoli si recò in Italia, per chiedere l’approvazione dell’ordine religioso a Papa Paolo III, approvazione che ottenne. Il papa confermò l’ordine ma limito il numero massimo dei membri a 60.
Come Superiore dei Gesuiti, Ignazio inviò i suoi compagni come missionari in tutto il mondo per:
- Creare scuole, istituti, collegi e seminari, penetrando attraverso la predica, la confessione e l’istruzione in tutti gli strati sociali.
- Spesso i sovrani dell’epoca ebbero come confessori e padri spirituali i padri gesuiti che ebbero modo così di influire sulle condotte politiche dei governi.
Nel 1548 vennero pubblicati per la prima volta i suoi Esercizi spirituali. A Messina fondò il primo Colleggio dei Gesuiti al mondo, il Primum ac Prototypum Collegium. Nel 1554 scrisse le Costituzioni gesuite.
Tra il 1553 e il 1555 Ignazio dettò al suo segretario, padre Gonçalves da Câmara, la storia della sua vita. L’autobiografia, essenziale per la comprensione dei suoi Esercizi spirituali, rimase segreta per oltre 150 anni negli archivi dell’ordine, fino a che il testo non venne pubblicato negli Acta Sanctorum.
Nelle Costituzioni dell’ordine, completate appena prima della sua morte, descrive la Ratio atque institutio studiorum, che rimarrà basicamente invariata fino ai giorni d’oggi.
Sant’Ignazio di Loyola è patrono di:
- Gesuiti, militari, Patrono universale della gioventù.
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Giornalista, Libero Professionista, Rugbysta.