Parte dalla città di Partenope il “Vaffa day” contro il Governo Draghi. La protesta corre sul filo dei social.
La manifestazione online
Ieri hanno preso parte alla manifestazione online “No al Governo Draghi, Vaffa Day 2021 ben “1000 Nodraghi, la piattaforma non ne conteneva più”, come annunciato da Marì Muscarà, portavoce Movimento 5 stelle Campania. Che scrive in un post: “In questi giorni si è fatto un gran parlare della nostra adesione ad un Governo presieduto da Mario Draghi. La parola passerà agli attivisti che potranno votare sulla piattaforma Rousseau nelle giornate del 10 e 11”. Ieri c’è stata la discussione sulla piattaforma online “per discutere insieme tutti i risvolti della scelta politica”.
Di Battista
“Io domani su Rousseau voterò no, perché non posso accettare quello che ho definito un assembramento parlamentare pericoloso – spiega Alessandro Di Battista, intervistato ieri in diretta Facebook sul proprio canale, a proposito della consultazione su Rousseau sul sostegno al governo Draghi. Pur rispettando una persona autorevole e preparata – continua – uno si può anche opporre. E mi oppongo in virtù delle scelte che Draghi ha preso in passato. Oggi viene descritto come un santo, un apostolo ma io non dimentico quello che ha fatto come direttore generale del Tesoro. È stato l’artefice di una stagione di privatizzazioni che ha aumentato il gap tra ricchi e poveri”. L’ex deputato ed esponente del Movimento 5 stelle ha poi definito “ragionevole” l’ipotesi dell’astensione. “Riconosco, da non eletto, le posizioni dei parlamentari, ritengo per questo che l’opzione dell’astensione sia ragionevole”.
Muscarà
La Muscarà scrive invece in un post: “Con Draghi vince la Troika, la finanza internazionale vuole mettere la sua pedina vitale in Italia ed ecco che arriva Draghi già pronto dietro l’angolo dell’ufficio del Presidente Mattarella. E, dopo aver fatto fare un giro di valzer di prevedibilmente inutili consultazioni domenicali al nostro Fico, ecco che arriva il tecnico, quello capace e risolutore. Perché servono gli esperti per decidere del nostro futuro? Draghi il privatizzatore, è lui che aprì la strada alla privatizzazione distruggendo il sistema italiano in pochi anni. Note sono le continue esortazioni al taglio della spesa, al controllo dell’inflazione, alla necessità di riformare il mercato del lavoro e delle pensioni. E noi che vorremmo una economia diversa non delle banche ma degli uomini non possiamo consentire questa macelleria sociale”.
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