Aleksej Anatolevic Navalnyj, l’oppositore di Putin, è stato salutato da circa 3.000 persone. Non poche in Russia, in quella situazione. La presenza di tante persone era per dire “io non sto con Putin”. La salma giunta in chiesa è stata accolta da un lungo applauso. Su canali social della “fondazione anticorruzione Navalnyj” sono stati in 130.000 a seguire in streaming la cerimonia funebre. La TV di stato ed i Midia russi hanno ignorato l’evento. Navalnyj ha fatto paura anche da morto. Molti diplomatici stranieri erano presenti ai funerali. A loro non è stato consentito di entrare in chiesa, hanno atteso la fine della messa sul sagrato assieme ai tanti intervenuti.
Una cerimonia svolta in un clima surreale. Organizzazione ed agenti antisommossa per paura di manifestazioni antigovernative. Vietato ogni tipo di corteo o altro non autorizzato. La copertura internet per lunghi tratti è stata oscurata, così hanno riportato gli appartenenti alla fondazione. Le scuole nei pressi dell’area dei funerali hanno osservato orari più lunghi, non bisognava far incrociare gli studenti con i funerali.
Questo funerale si è potuto svolgere grazie alla tenacia di una madre che non si è fermata né davanti ad una assurda burocrazia autocratica né davanti alle minacce nascoste dietro dinieghi ufficiali e ufficiosi. Volevano seppellire suo figlio nel carcere senza farglielo ne vedere ne salutare. Il potere russo però non ha fatto i conti con una “Madre russa” che non aveva più nulla da rimetterci dopo aver perso un figlio per mano oscura. Molte persone al termine della mesa funebre l’hanno abbracciata, tutti per un momento sono diventati suoi figli e figlie.
Julija Navalnaja
Nessun corteo funebre per AleksejNavalnyj dopo la messa. Solo i parenti hanno potuto accompagnarlo al cimitero di Borisovskoye alla periferia di Mosca. La moglie e i figli di Aleksej non c’erano perché vivono all’estero ed un loro rientro avrebbe significato carcere sicuro. Adesso sarà la moglie a prendere il testimone e lo farà nel ricordo della vita passata insieme al marito. Julija Navalnaja porterà avanti la causa del marito. Per non dimenticare.
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