Prosegue la Guerra in Medio Oriente tra Israele e le forze di Hamas ma, nelle ultime settimane, si stanno facendo sempre più roventi i rapporti tra lo Stato ebraico e l’Iran. Il raid aereo dello scorso 1 aprile a Damasco, dove ha perso la vita un capo Pasdaran iraniano, ha scatenato le ire di Teheran che continua a minacciare Israele. Nelle scorse ore, infatti, la Guida suprema dell’Iran, Ali Khamenei, durante una preghiera dell’Eid al-Fitr, il giorno che segna la fine del Ramadan, ha dichiarato che Israele sarà punito perché le sedi diplomatiche sono territorio di uno stato. La risposta di Tel Aviv non si è fatta attendere e con un post su X ha annunciato che sono pronti a reagire se attaccati sul loro territorio. Durante una visita
Le dichiarazioni provenienti da Israele hanno suscitato la contrarietà del Presidente degli Stati Uniti Joe Bide il quale, in un intervista rilasciata all’emittente americana Univision e riportata da Rai News, ha criticato il premier Benjamin Netanyahu: “Sta facendo un errore su Gaza, non sono d’accordo con il suo approccio. Non ci sono scuse per non inviare aiuti umanitari. Quello che chiedo è che gli israeliani chiedano semplicemente un cessate il fuoco, consentendo per le prossime sei, otto settimane che tutto il cibo e le medicine entrino nel Paese. Ho parlato con tutti, dai sauditi ai giordani agli egiziani. Sono pronti a entrare. Sono pronti a trasferire questo cibo. E penso che non ci siano scuse per non provvedere alle esigenze mediche e alimentari di quelle persone. Dovrebbe essere fatto adesso”.
Intanto il Primo ministro di Israele Netanyahu, durante una visita alla base militare di Tel Hashomer, ha dichiarato: “Completeremo la liquidazione dei battaglioni di Hamas, anche a Rafah. Non c’è forza al mondo che possa fermarci. Ci sono molte forze che cercano di farlo, ma questo non servirà a nulla, non ci fermerà. Abbiamo quattro obiettivi: liberare gli ostaggi, eliminare Hamas, garantire che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele e sconfiggere ‘l’asse del male’ guidato dall’Iran.