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La Corte di Cassazione ha confermato la sospensione del processo sulla morte di Giulio Regeni.

I giudici hanno dichiarato inammissibile il ricorso della Procura di Roma contro lo stop, deciso dal gup, del procedimento a carico degli imputati per l’omicidio del ricercatore italiano. Il motivo risiede nella necessità di effettuare nuove ricerche degli imputati a cui notificare gli atti. La decisione della Corte riduce le possibilità di potere celebrare in Italia il processo.

Restano per adesso impuniti i quattro 007 egiziani, accusati di avere sequestrato, torturato e ucciso Giulio Regeni nel 2016 al Cairo. Si tratta del generale Sabir Tariq, i colonnelli Usham Helmi, Athar Kamel Mohamed Ibrahim, e Magdi Ibrahim Abdelal Sharif.

I genitori, Paola e Claudio, assistiti dall’avvocato Alessandra Ballerini, hanno commentato:

“Attendiamo di leggere le motivazioni ma riteniamo questa decisione una ferita di giustizia per tutti gli italiani. “Abnorme” è certamente tutto il male che è stato inferto e che stanno continuando a infliggere a Giulio. Come cittadini non possiamo accettare né consentire l’impunità per chi tortura e uccide“.

Paola Deffendi e Claudio Regeni continuano la loro battaglia per la verità. In questi anni non hanno mai smesso di chiedere che venga fatta luce sulla morte del figlio. Nel 2019 si sono anche rivolti all’allora premier Giuseppe Conte: “Le chiediamo di essere determinato e incisivo con il presidente egiziano, di andare oltre ai consueti proclami e promesse”.