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Dopo la vittoria di misura alle presidenziali dello scorso anno, il Rais e il suo Akp perdono le amministrative in Turchia, registrando il peggior risultato degli ultimi 22 anni.
Rivoluzione alle urne”, titola un quotidiano turco, ed è la sintesi perfetta di questo voto, anche inaspettato nei suoi contorni.

I RISULTATI

Ekmet Imamoglu del Partito Polare Repubblicano, CHP, a Istanbul – che da sola ha più abitanti dell’intera Grecia, un quarto della popolazione turca – è stato riconfermato con il 51% dei voti nonostante il sostegno di Erdogan al suo rivale, lo spento ex ministro del turismo Murat Kurum.
Mansur Yavas ad Ankara, ha battuto il candidato dell’AKP in maniera ancora più decisa, con un distacco di ben trenta punti.
L’AKP non solo perde in tutti i principali centri urbani – da Izrum a Bursa – ma perde anche consensi nella sua roccaforte, l’Anatolia. Ieri sera è stato un Erdogan insolitamente umile a dover riconoscere la sconfitta:
Abbiamo perso e non ce lo aspettavamo ma le elezioni sono il momento in cui il popolo indica la strada che vuole percorrere. Sta a noi imparare dai nostri errori”.
Nonostante queste sconfitte, non ci sarà nessun ritorno alle urne per elezioni presidenziali anticipate, i suoi collaboratori lo hanno categoricamente escluso.
L’AKP di Erdogan non solo ha perso le grandi città, ma per la prima volta non è più il primo partito a livello nazionale, fermandosi al 36%, superato dal CHP che raggiunge il 37%. Lo dicono i dati pubblicati dalla tv di Stato Trt, con oltre il 99% delle schede scrutinate, mentre i risultati ufficiali saranno confermati solo nei prossimi giorni dal Consiglio Elettorale supremo di Turchia (Ysk).Una vittoria sorprendente costruita sulle ceneri della debacle presidenziale dello scorso anno.

IL COMMENTO DELL’OPPOSIZIONE

Ozgur Ozel, segretario del maggior partito di opposizione, ha dichiarato: “I nostri elettori hanno preso una decisione molto importante, hanno deciso di stabilire una nuova politica in Turchia. Il Chp ha ottenuto un risultato storico e ha deciso come governare il nostro Paese e i nostri comuni”.