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A Melbourne è accaduto di tutto: safety car, bandiere rosse, incidenti con oltre 2 ore dallo start. A vincere è stato Verstappen davanti a Hamilton e Alonso (o Sainz [che scende in 12esima posizione o Hulkenberg). La partenza del Gp d’Australia è iniziato col botto: ritiro di Charles Leclerc con la Ferrari a causa di una collisione con Lance Stroll dell’Aston Martin. Allo start le Mercedes di George Russell e Lewis Hamilton hanno superato Max Verstappen della Red Bull, ma a causa dell’incidente del monegasco i commissari hanno messo la safety car. Male la partenza di Fernando Alonso che non ha approfittato della “lacuna” di Verstappen ed è stato sopraffatto dalle due Mercedes.

Foto twitter account F1

Alla ripartenza altro botto: Alexander Albon della Williams è andato a muro senza conseguenze per il pilota. I commissari hanno deciso di inserire la bandiera rossa per togliere i detriti e per sistemare la barriera. Un vero peccato per la scuderia inglese che aveva la possibilità di inserirsi nella lotta a punti. Da registrare la nuova procedura di partenza da fermo con Hamilton davanti a tutti.

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Alla ripartenza la Ferrari di Carlos Sainz è in ottava posizione: la gara dello spagnolo adesso è in salita.

Contatto senza problemi tra Yuki Tsunoda dell’Alpha Tauri e Oscar Piastri della McLaren: nessun problema per i due piloti. Al giro 18 Rassell a causa di un problema al motore si è ritirato: l’inglese era a podio. A causa delle rottura del propulsore la direzione gara ha deciso di mettere la Virtual Safety Car.

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Intanto Verstappen ha registrato il miglior giro con 1’21”843 staccando Hamilton e Alonso di oltre 6 e 9 secondi. Al giro 25 bellissimo sorpasso di Carlos Sainz a Pierre Gasly dell’Alpine risalendo in quarta posizione. Importante la ripartenza dello spagnolo dopo i primi giri nettamente in crisi. Lo spagnolo adesso è alla caccia di Alonso per la terza posizione. Ma l’asturiano dell’Aston Martin è a sua volta pronto a superare Hamilton. Grazie a queste lotte Verstappen sta andando spedito verso la vittoria.

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1’20”690 è stato realizzato da Alonso al giro 48: il pilota spagnolo sta cercando di dare una scossa a questa parte finale di gara. Al giro 54 Kevin Magnussen della Haas ha sbattuto sul muro andando a rompere il cerchio della posteriore destra. I commissari hanno deciso di inserire la bandiera rossa per togliere i detriti in pista. Alla ripartenza Sainz ha colpito Alonso facendolo sbattere sul muro, Esteban Ocon e Pierre Gasly si sono toccati andando entrambi fuori con una escursione di Perez, di De Vries dell’AlphaTauri e Sargent della Williams. Ennesima red flag e la direzione gara ha congelato la gara. Dopo parecchi minuti la direzione gara ha deciso di far ripartire la corsa dietro la safety car.

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La FIA ha deciso di far la ripartenza con lo stesso start della partenza con Verstappen, Hamilton, Alonso, Sainz, Stroll, Perez, Norris, Hulkenberg, Piasti e Zhou cancellando quanto è successo in precedenza. Inoltre il pilota della Ferrari è stato penalizzato di 5 secondi per l’incidente con Alonso. Ma questa penalizzazione è stata inflitta su una partenza che per la FIA non è mai accaduta. Inoltre Sainz ha chiesto al box di far congelare la penalità e di aspettare che sia lui a parlare con i direttori di gara.