Il Presidente della Repubblica francese, Emmanuel Macron, si è recato visita di Stato in Germania per discutere col cancelliere tedesco, Olaf Scholz, del futuro dell’Europa in vista dell’imminenti elezioni per il rinnovo dell’Eurocamera e del conflitto in Ucraina. Un evento storico, dal momento che sono trascorsi 24 anni dall’ultima visita di un inquilino dell’Eliseo in terra tedesca. L’ultimo presidente francese era stato il conservatore Jaques Chirac nel 2000. Intanto il Parlamento della Nato ha dato il via libera ai raid in Russia con mezzi occidentali.
Nella prima delle tre giorni in Germania Macron ha tenuto una conferenza stampa col cancelliere tedesco a Meseberg nel corso della quale, come riportato dall’Ansa, ha parlato della guerra in Ucraina e sulla possibilità di colpire gli obiettivi russi con le armi delle nazioni membro della Nato: “Dovrebbe essere possibile colpire questi luoghi in modo circoscritto. E non credo che questo porti una escalation”.
Dello stesso avviso non è però il leader della Federazione Russa, Vladimir Putin. Lo “Zar”, nel corso di una conferenza stampa in Uzbekistan, ha commentato le dichiarazioni rilasciate all’Economist dal segretario del Consiglio Atlantico, Jens Stoltenberg minacciando l’Europa, di seguito le dichiarazioni di Putin riportate dall’Ansa: “Quando era primo ministro norvegese (Stoltenberg ndr) abbiamo discusso di varie questioni, e a quei tempi sono sicuro che non soffriva di demenza. Ma ora ‘non può non sapere’ che l’impiego di missili come gli Atacms contro il territorio russo necessiterebbe un ruolo diretto di tecnici Nato. Con tutte le conseguenze del caso. La dirigenza della Nato deve capire con cosa sta giocando – ha proseguito il Presidente russo -. L’uso di missili occidentali per colpire in profondità il territorio russo porterà “serie conseguenze”.