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di Giuseppe Esposito

Il fronte si apre con la città martire di Mariupol a S-Est e corre fino ad Odessa a S-Ovest, passando per Melitopol e Mykolayiv.

A Mariupol continua l’evacuazione degli ultimi difensori dall’acciaieria Azvostal. Anche il vice comandante del reggimento Azov dovrebbe aver lasciato la struttura. Sui numeri purtroppo dall’una e dall’altra parte si gioca al ribasso e al rialzo. La propaganda imperversa.
Gli evacuati vengono portati negli insediamenti occupati nella regione di Donetsk. Potrebbero essere oggetto di scambio tra prigionieri. C’è chi li vorrebbe giudicare come criminali di guerra.
La presa di Azvostal stabilisce la definitiva conquista dell’area che si va ad unire alla città già in mano russa.

Con l’intero territorio della città di Melitopol, più verso ovest e sotto controllo russo, si viene a creare la continuità territoriale tra il meridione del Donbass e la penisola di Crimea.
I russi comunque, nonostante il controllo, subiscono le attività partigiane che hanno fatto saltare un treno carico di cisterne di carburante a sud di Melitopol.

Proseguendo verso ovest e superando Kherson si giunge a Mykolayiv. La città è sotto il fuoco costante ed è il baluardo ad est di Odessa.
A 15 Km Ovest dal confine di Kherson-Mykolayiv i russi tentano di prendere il controllo delle cittadine di Bruskynske e Velyka Oleksandrivka. Migliorerebbero la loro posizione tattica nel sud e potrebbero condurre azioni offensive proprio verso Mykolayiv.
Prendere la città, venendo da Kherson, non è semplice perché bisogna superare il corso d’acqua. A detta di alcuni analisti questa potrebbe diventare una seconda Mariupol.

Alla fine di questo lungo corridoio di oltre 500 Km c’è Odessa. Per ora non soffre la minaccia via terra ma subisce quella dei missili. Nella regione i russi hanno lanciato un altro attacco missilistico che ha distrutto completamente il ponte Zatoka. Su di esso passava la linea ferroviaria per la Romania, funzionale al rifornimento di armi.

Di fronte ad Odessa il mar Nero con l’isola dei serpenti (Zmiinyi Island), famosa per l’indice alzato rivolto ai russi da un marine ucraino. Fonti della difesa del Regno Unito riferiscono che le truppe russe stanno rafforzando la loro guarnigione a “Snake Island” ed hanno incrementato i sistemi di difesa aerea contro attacchi missilistici ucraini.

Il sud, fino a Kherson, sembrerebbe consolidato in mano russa. Il suo mantenimento ed il controllo è altra cosa. La “resistenza” ucraina si organizzerà e si farà sentire.