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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, stamane, a Varsavia, ha tenuto gli ultimi incontri istituzionali della sua visita di Stato in Polonia.

Il Capo dello Stato ha incontrato il Presidente del Consiglio polacco, Mateusz Morawiecki.
Il colloquio si è svolto presso il Palazzo della Cancelleria, la residenza ufficiale del Presidente del Consiglio dei ministri della Polonia, e, successivamente, al palazzo del Parlamento, ha incontrato il presidente della camera bassa, Elżbieta Witek, e il Presidente del Senato, Tomasz Grodzi.

Al termine dei faccia a faccia con le istituzioni polacche, il Presidente Mattarella è volato a Cracovia dove questo pomeriggio farà visita ai campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau e parteciperà alla “marcia dei vivi” in memoria delle vittime della Shoah.

All’evento, svoltosi in occasione dello Yom HaShoah, la Giornata del ricordo dell’Olocausto che si celebra in Israele proprio il 18 aprile, hanno preso parte migliaia di persone giunte da tutto il mondo, tra cui anche le scolaresche di tre istituti italiani.
La lunga marcia della memoria è partita dal campo di Auschwitz ed è giunta fino al campo di Birkenau.
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, l’unico Capo di Stato presente all’evento, accompagnato dalle sorelle Andra e Tatiana Bucci, due superstiti e tra le poche tesimoni ancora in vita della shoah, ha visitato il museo in cui sono conservati gli oggetti appartenuti alle centinaia di migliaia del genocidio nazista.

Ad Auschwitz, il Presidente Mattarella ha ricordato la tragedia dell’Olocausto e ha rivolto, agli studenti presenti, un toccante appello sulla memoria : “Siamo qui oggi a rendere omaggio e fare memoria dei milioni di cittadini assassinati da un regime sanguinario come quello nazista che, con la complicità dei regimi fascisti europei che consegnarono propri concittadini ai carnefici, si macchiò di un crimine atroce contro l’umanità. Un crimine – prosegue il Capo dello Stato – che non può conoscere né oblio né perdono.
Già studiarlo, e l’ho fatto molto a lungo, è impressionante ma vederlo è un’altra cosa.
È già straziante leggere e vedere nei video le testimonianze, ma vederlo è un’altra cosa che dà la misura dell’inimmaginabile.
Vedere quelle scarpe, le scarpette dei bambini, dei neonati. Sono cose inimmaginabili. Bisogna continuare a ricordare e bisogna ricordare che quello che vediamo è una piccola parte.
la cosa che dovete fare è trasmettere anche voi, a vostra volta, la memoria.
Dovete trasmetterla anche voi a chi verrà dopo”.