L’Iran potrebbe prendere in considerazione qualsiasi azione che tuteli i suoi interessi, inclusa l’eventualità di un dialogo diretto con l’amministrazione Trump. Lo ha dichiarato martedì Fatemeh Mohajerani, portavoce del governo iraniano, rispondendo a una domanda in merito. “Tutto ciò che è in grado di tutelare gli interessi del paese e i valori della rivoluzione sarà perseguito dal governo”, ha affermato Mohajerani, come riportato dall’Agenzia di Notizie degli Studenti Iraniani.
Al momento, non ci sono notizie riguardo piani concreti da parte di Donald Trump o del suo team in vista di eventuali colloqui diretti con Teheran, mentre Trump prepara un possibile ritorno alla presidenza negli Stati Uniti.
Nel 2018, durante il suo precedente mandato, Trump aveva deciso unilateralmente di ritirare gli Stati Uniti dall’accordo nucleare iraniano del 2015, firmato con altre potenze mondiali. A seguito di questa mossa, ha reintrodotto sanzioni pesanti che hanno avuto un impatto significativo sull’economia iraniana. La cosiddetta campagna di “massima pressione” portata avanti da Trump ha certamente gravato sulle spalle della popolazione, ma, come sottolinea Mohajerani, “ciò che conta sono le azioni e non le parole. Raccomandiamo a Trump di prendere in considerazione il fallimento delle sue politiche passate.”
L’amministrazione Biden ha invece avviato colloqui indiretti con Teheran per provare a ristabilire l’accordo nucleare, ma queste trattative si sono arenate. Anche se formalmente l’Iran è ancora parte dell’accordo, negli ultimi anni ha ridotto progressivamente gli impegni presi per via delle sanzioni statunitensi reintrodotte contro la Repubblica Islamica.
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