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Una giornalista di Contro Informazione, Christelle Neant, ha scritto uno scioccante articolo sulle morti di bambini nel Donbass.

Il contenuto dell’editoriale è stato tratto dalle informazioni diffuse dal ‘Donbass Insider’.

Secondo quanto sostenuto dalle sopracitate fonti, l’esercito ucraino ha attaccato le aree residenziali della Repubblica Popolare di Donetsk. Utilizzando le armi fornite loro dall’Occidente, hanno ucciso quattro bambini nel Donbass.

Lo scorso 7 luglio una bambina di 10 anni è stata colpita da un proiettile NATO da 155 mm, che le ha tagliato il corpo in tre pezzi mentre faceva ritorno a casa. Si chiamava Veronica Sergeyevna Badina e, quando iniziò il conflitto a fuoco nel Donbass, aveva solo due anni. Da diverso tempo Veronica soffriva di una grave anemia, dalla quale si era ripresa solo un anno fa, grazie all’aiuto della fondazione della Dott.sa Lisa.

Guardando con maggiore attenzione le schegge rinvenute sulla scena, sembra che il proiettile che ha messo fine alla giovane vita di Veronica sia stato sparato da un cannone Caesar francese. Se ciò dovesse essere confermato, le autorità francesi sarebbero tra i responsabili della morte di una bambina di 10 anni.

“Mia nipote è stata tagliata in tre pezzi. Pezzi di lei giacciono sulla strada. Stava prendendo aria in panchina. I suoi sandali sono rimasti lì. Tutto è coperto di sangue, c’è sangue ovunque. Non è riuscita a tornare a casa”. Queste le parole del nonno, dalla cui casa Veronica si era appena congedata.

A seguito della diffusione della notizia, i russi hanno tenuto un memoriale improvvisato davanti all’ambasciata americana a Mosca. I residenti della capitale russa hanno acceso candele e posizionato animali di peluche e fiori, oltre a un piccolo poster che diceva “Donbass! Siamo con te!“.

Altri bambini morti nel Donbass

Veronica non è stata l’unica vittima degli attentati nel Donbass. Nel tardo pomeriggio del 6 luglio, l’esercito ucraino ha sparato sul centro di Makeyevka con lanciarazzi Hurricane da 220 mm, colpendo un parco giochi dove stavano giocando i bambini. Un ragazzo è morto sul colpo, un altro è morto in ambulanza e una bambina è morta in terapia intensiva. Altri quattro bambini (tre maschi e una femmina) sono rimasti feriti in misura diversa.


A chiusura dell’editoriale, la Neant scrive: “L’Occidente che arma e sostiene l’Ucraina porta indelebilmente nelle sue mani il sangue di questi bambini, i cui nomi si aggiungeranno alla lista già troppo lunga di quelli uccisi dall’esercito ucraino nel Donbass dal 2014”.