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Sicuramente rispetto ai primi due anni di Nba, il Lonzo Ball di oggi è ben diverso. E’ facilmente notabile come Lonzo stia cercando di migliorare sempre di più partita dopo partita ma soprattutto come egli stia cambiando notevolmente il suo stile di gioco. La partita di stanotte, come anche le ultime, ne è una prova. I Pelicans nella sconfitta contro gli Indiana Pacers all’overtime per 118-116, hanno visto un Lonzo Ball da 18 punti, 6 rimbalzi e 6 assist, con 7/11 al tiro e 4/6 da 3. Numeri e stats che difficilmente Zo ad inizio carriera era in grado di replicare. Quali sono i fattori di questo miglioramento?

La meccanica di tiro

Come ben sappiamo, il figlio di LaVar Ball era conosciuto per la sua meccanica di tiro un po’ ambigua. Lonzo era caratterizzato da una meccanica di tiro inusuale in cui egli faceva partire il pallone dalla spalla, facendolo sembrare volgarmente detto “storto”. Questa sua vecchia meccanica non lo rendeva una costante minaccia a causa delle sue basse percentuali. La prima cosa che ha fatto quando è arrivato a NOLA è stata lavorare su una nuova meccanica di tiro che vede ora far partire il suo tiro da sopra la fronte e non più dalla spalla.

Lonzo Ball

Il volume e la fiducia nei tiri

Il suo cambiamento di tiro non è casuale. Lonzo non aveva palesemente fiducia nel suo tiro e questa è una delle cose più brutte che possono capitare a un giocatore Nba, specialmente per lui che ne faceva una grossa arma al college. Lonzo nel suo secondo anno ai Lakers aveva 456 tiri tentati totali con il 40%, di cui 228 da 3 con una percentuale del 32. Zo invece al primo anno con i Pelicans è passato a 687 tiri totali con il 40% e 395 tiri da 3 con una percentuale del 37%. Dalla stagione Lakers-NOLA è migliorata anche la percentuale ai liberi che passa dal 41% al 56%. Complice di questi miglioramenti sono sicuramente una condizione fisica migliore che ha portato il playmaker a giocare più gare, ma soprattutto il suo cambiamento di tiro lo ha portato ad avere più fiducia. Più fiducia significa più tiri tentati, ergo percentuali che si alzano.

Una difesa da primo quintetto

La vera forza di Lonzo però è soprattutto la difesa. Notiamo le stats in queste prime partite dei giocatori quando sono marcati da Lonzo:
Fred VanVleet 1/4
Duncan Robinson 1/3
Tyler Herro 1/3 e 1 palla persa
Dejounte Murray 3/4 e 3 palle perse
Ciò dimostra la capacità di Lonzo a mettere in difficoltà i suoi avversari grazie alla sua rapidità e intelligenza cestistica in difesa. Inoltre la sua aggressività in difesa è anche un fattore richiesto a gran voce sia dal suo coach che dai suoi compagni, come ad esempio Bledsoe: “Per me Lonzo ha grandi istinti per giocare una grande difesa. Vedendolo da fuori, ha un grande talento difensivo da mostrare. Piedi veloci, lunghezza, possiamo solo aiutarlo più che possiamo”. Anche Kevin Durant ha speso delle belle parole per Lonzo: “I Pelicans hanno così tanti tipi di formazioni ma con Lonzo a guidarli da play…beh saranno molto tosti”.