Lo spettro di Bakmut potrebbe affacciarsi su qualsiasi altra città del fronte di guerra in Ucraina. I russi potrebbero farlo in pochi mesi se l’Ucraina non riceve le tecnologie militari necessarie e se non alimenta i reparti al fronte con nuovo personale. Ne è convinto il comandante delle forze armate di Kiev. Adesso è toccato alla città di Marinka che dopo forte resistenza è stata conquistata dai russi. La città è praticamente distrutta, un cumulo di macerie.
Per gli armamenti, gli equipaggiamenti e per altri tipi di aiuti l’Ucraina deve fare affidamento sugli alleati occidentali e su quei paesi appartenenti al Gruppo di Contatto per la difesa dell’Ucraina (Ukraine Defense Contact Group) 1.
Gli Stati Uniti, tra tutti, sono i maggiori sostenitori dell’Ucraina. Proprio dall’America, al momento, si assiste ad uno stallo negli aiuti. I repubblicani bloccano i fondi e li subordinano a politiche più restrittive sull’immigrazione interna da parte di Biden. Ma anche tra la popolazione si registra un aumento di quelli contrari all’invio di ulteriori aiuti all’Ucraina.
Per adesso c’è ancora un certo margine perché non tutto quello approvato finora è stato dato all’Ucraina. Una volta ratificato dal congresso sono il Presidente ed il Dipartimento di Stato per la Difesa a decidere quando inviare gli aiuti.
Nel breve periodo, quindi, non dovrebbero esserci problemi sul sostegno di Washington a Kiev. Le cose si potrebbero complicare nel medio e lungo termine se non saranno approvati nuovi finanziamenti.
Fino allo scorso ottobre, dal febbraio 2022, il congresso USA ha approvato stanziamenti di circa 113 miliardi di dollari per aiuti militari e umanitari. Stime fatte da analisti dicono che dovrebbero essere disponibili ancora 5,6 miliardi di dollari per aiuti militari; incerta è la disponibilità di quelli da destinare per l’assistenza umanitaria.
l’Ucraina per il personale da reclutare deve fare i conti con sé stessa. Innanzitutto deve convincere parte dei suoi cittadini che bisogna difendere la propria terra, anche chi è all’estero deve pensarci.
Concretamente il Ministero della Difesa di Kiev sta attuando misure per rendere più trasparente il sistema di reclutamento. Si baserebbe su informazioni più chiare da rendere ai cittadini circa:
- modalità di entrata in servizio;
- tipologia e metodo di addestramento a cui si viene sottoposti;
- modalità per ottenere il congedo;
- previsione dei periodi di riposo durante la guerra.
Kiev prevede di reclutare 450.000-500.000 unità di età compresa tra i 25 e 60 anni.
Ma questo non basta perché bisogna pensare anche alla produzione, in proprio, per la difesa. E’ necessario sviluppare ed implementare il settore della Base Industriale della Difesa (DIB-Defense Industrial Base) e portare al minimo le procedure per la realizzazione degli armamenti e delle munizioni necessarie. Il presidente Zelensky ha detto che tra gli obiettivi prioritari per il 2024 vi è la produzione di 1.000.000 di droni.
Intanto la Russia ha ripreso l’iniziativa su quasi tutto il fronte.
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- Ministero della Difesa – Il Gruppo di Contatto per la Difesa dell’Ucraina costituisce il periodico confronto tra i Ministri della Difesa e i Capi di Stato Maggiore della Difesa dei Paesi che aderiscono alle iniziative di supporto alle Forze Armate ucraine – Comunicato Stampa 18 luglio 2023 Roma ↩︎