Maradona, la telenovela continua. 25 anni, nata l’11 luglio 1995 nell’ospedale Evita di Lanus, proprio dove nacque el Pibe de oro il 30 ottobre 1960. Vive a Berisso, nella provincia di Buenos Aires, gioca a calcio e attualmente allena. Lavora anche presso una farmacia. Questo l’identikit di Eugenia Loprevittola, ennesima presunta figlia di Diego Armando Maradona.
La particolarità
Dalla la morte di Maradona, avvenuta lo scorso 25 novembre, tanti sono i figli, o presunti tali, spuntati qua e là da ogni parte del mondo. Ma stavolta ci sarebbe una variabile non da poco. La particolarità è che Eugenia Loprevittola sembrerebbe non voler puntare alla sua eredità. L’unico desiderio è quello,secondo il giornalista Luis Ventura, “sapere se Maradona era suo padre. Non le interessa l’eredità”. E, sottolinea Ventura, l’ex campione era venuto a conoscenza dell’esistenza di questa ragazza già nell’ultimo periodo della sua vita, quando allenava il Gimnasia La Plata. Eugenia, circa due anni fa, sembrerebbe anche avrebbe incontrato Maradona, ma senza essere a conoscenza di questa storia.
Il giornalista Luis Ventura
La notizia di questa nuova paternità del Pibe de oro in realtà circola già da Natale scorso, ma è stata da poco confermata durante un programma televisivo dell’emittente America dal giornalista Luis Ventura. Poco tempo prima di ammalarsi Maradona aveva confidato la volontà di riconoscere tutti i suoi figli, dopo averlo fatto con Diego junior, nato a Napoli, e Jana.
Il test del Dna
La differenza è che Eugenia non avrebbe richiesto il test del Dna per concorrere alla spartizione dell’eredità. C’è, dunque, una evidente diversità rispetto agli altri due presunti figli argentini di Maradona, Santiago Lara e Magalì Gil, che vorrebbero entrare nella successione. Come spiegato dall’avvocato Sebastian Baglietto, scelto dai cinque eredi legittimi di Diego come amministratore, i presunti figli devono richiedere il test del Dna. Magalì Gil lo ha già fatto. Eugenia no. Al momento l’unico desiderio della ragazza sembrerebbe unicamente quello di conoscere finalmente l’identità del suo papà biologico.
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