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Dopo mesi di esitazioni, dovute alle accuse del governo turco nei confronti della Finlandia di sostenere organizzazioni curde, come il Partito dei lavoratori del Kurdistan, la Turchia ha ratificato i protocolli di adesione della Finlandia alla Nato.

A renderlo noto è l’agenzia di stampa governativa Anadolu.
La ratifica è stata approvata all’unanimità dei 276 deputati, che hanno riconosciuto le “legittime preoccupazioni di sicurezza” della Finlandia che, fino all’anno scorso, è sempre stato un Paese storicamente neutrale.

Il via libera di Ankara era l’unico che mancava all’appello, dei paesi membri della Nato, per consentire l’ingresso della Finlandia nell’Alleanza atlantica.
Il 27 marzo, infatti, il governo ungherese ha approvato l’entrata di Helsinki nella Nato.

I prossimi passaggi formali per l’adesione ufficiale prevedono la firma, da parte del governo finlandese, di un documento che sarà poi inviato al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Dopo la consegna del documento, la Finlandia sarà un paese membro della NATO a tutti gli effetti.
Tuttavia, permangono le riserve di Ankara sull’adesione della Svezia, altra nazione da sempre neutrale, nella Nato .
La condizione, posta dalla Turchia per l’ingresso di Stoccolma nell’Alleanza atlantica, è l’estradizione di alcuni militanti curdi, ritenuti terroristi dal governo turco.
Se il governo svedese adempirà all’estradizione richiesta dal governo turco, si avvierà il processo di ratifica anche per il Paese scandinavo.