A Las Vegas, teatro del Gp dello scorso anno, la Visa Cash App RB ha alzato i veli sulla sua vettura. A guidarla saranno Daniel Ricciardo e Yuki Tsunoda. Il nome scelto dalla Racing Bulls è VCARB 01 con i colori ricordano del campionato mondiale di F1 del 2019, ovvero quando la squadra si chiamava Toro Rosso.
IL TELAIO
È l’elemento centrale attorno al quale è costruita l’intera monoposto. Deve essere abbastanza rigido da mantenere l’integrità strutturale, ma sufficientemente flessibile per adattarsi a sollecitazioni e torsioni: un equilibrio che influisce sul comportamento dell’auto in pista. Il telaio è la struttura principale che protegge il pilota durante gli incidenti, per questo è progettato per superare severi crash test frontali, posteriori e laterali.
AERODINAMICA
Il fondo della monoposto è uno degli elementi più importanti del suo pacchetto aerodinamico. Oggi si parla infatti di vetture “a effetto suolo”, perché è proprio lì che si genera circa il 50% dell’intera downforce prodotta dall’auto! La restante parte viene generata dall’ala anteriore e dalla posteriore. Per motivi di sicurezza, il regolamento tecnico 2024 ha imposto la riduzione del numero e del peso dei rinforzi in metallo montati sul Floor Edge Wing, ossia la parte più esterna di questo elemento.
LA POWER UNIT
La monoposto è spinta da una power unit sviluppata da Red Bull Powertrains a Milton Keynes, nel Regno Unito. Non ci sono novità dal punto di vista tecnico e operativo, per via dell’attuale congelamento degli sviluppi delle power unit. La monoposto è una vettura ibrida: al motore a combustione interna V6 turbo da 1,600 cc. si aggiungono le due unità elettriche che recuperano energia dagli scarichi della turbina (MGU-H) e dai freni posteriori (MGU-K). Il cambio, a 8 velocità più la retromarcia è realizzato da Red Bull Technology, è montato longitudinalmente ed è ospitato all’interno di un maincase in carbonio.
IL CONCEPT
Il concept delle attuali monoposto di Formula 1, introdotto nel 2022, si basa su una serie di cambiamenti fondamentali volti a migliorare la competizione e lo spettacolo. Il nuovo design mira a ridurre il fenomeno del “dirty air“, cioè l’aria turbolenta lasciata dalla scia delle auto, che in passato rendeva i difficili i sorpassi.
PNEUMATICI
Le gomme Pirelli da 18” hanno una spalla bassa che le rende meno inclini al surriscaldamento, così da dare la possibilità ai piloti di spingere di più e più a lungo. Mescole e strutture degli pneumatici restano invariate rispetto al 2023. La gamma Pirelli 2024 prevede cinque mescole slick: la C1 è la più morbida, mentre la C5 la più dura. In pista gli appassionati continuano comunque a vedere la classica distinzione in colori: rosso per le “Soft”, giallo per le “Medium” e bianco per le “Hard”. Per le gare bagnate rimangono le Intermedie verdi e le Full Wet blu.