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L’Ucraina ha bisogno di sostegno. La situazione è critica, in un momento in cui necessita di munizioni e gli arsenali europei ed occidentali stanno diminuendo notevolmente le loro scorte. I fondi americani sono fermi al congresso perché repubblicani e democratici non si mettono d’accordo nello svincolarli. Sono circa 36 miliardi di dollari che gli USA hanno previsto per l’Ucraina.

L’Unione Europea per venire incontro alle esigenze ucraine ha pensato di utilizzare gli utili generati dagli asset finanziari russi in Europa. Le difficoltà legali e politiche finora incontrate hanno frenato questo proposito. L’intenzione di far pagare alla Russia per le necessità militari dell’Ucraina, “Make Russia pay for Ukraine”,ha sempre accompagnato il pensiero di molti leader europei.

Gli asset finanziari russi in Europa ammontano a circa 217 miliardi di dollari. Tra le sanzioni imposte alla Russia dopo l’Invasine dell’Ucraina c’è stata quella del congelamento di ogni attività finanziaria presente nell’UE. La misura non da alcuna possibilità di accedere a questi beni, né al capitale in sé né agli utili che generano. L’UE ha pensato di destinare all’Ucraina proprio il 97% degli utili ricavati dalle attività russe in Europa. Kiev, a conti fatti, riceverebbe circa 3,5 miliardi di euro all’anno.

Questi soldi servirebbero per finanziare la difesa ucraina ma anche per far fronte alla futura ricostruzione.

La decisione potrebbe portare con sé anche un pericolo, quello di ingenerare una sorta di sfiducia nelle compagnie straniere che vedrebbero non sicuri i propri investimenti in Europa.

Ma non si può indugiare e l’Europa lo sa!

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