Nella plenaria del Parlamento europeo si sta discutendo della riforma del patto sull’emigrazione e asilo, su cui l’Eurocamera si esprimerà domani nella seduta di chiusura.
Nella giornata di ieri, in cui sono stati fatti passi avanti sul “Fit for 55”, il Commissario europeo per la programmazione finanziaria ed il bilancio, Johannes Hahn, ha rassicurato l’Italia nel corso del dibattito in plenaria: “la solidarietà è il nostro faro – esordisce il commissario europeo – dobbiamo trattare tutti con dignità e umanità, ma anche con solidarietà per chi gestisce le frontiere di primo approdo, come l’Italia – prosegue Johannes Hahn.
Stiamo negoziando nuovi finanziamenti per permettere all’Italia di far fronte a questa crisi, ma nessun Paese può farcela da solo.”
Tuttavia, sono arrivati questa mattina i no sul avvio dei negoziati su cinque file del Patto migrazione e asilo da parte di Conservatori e Riformisti e Identità e Democrazia, i gruppi politici di cui fanno parte rispettivamente Fratelli d’Italia e Lega.
I due gruppi di destra sono contrari, sia nel merito che nel metodo, all’attuale impianto del patto su immigrazione e asilo.
Situazione di stallo anche in Italia, sul tema immigrazione.
Stamane il decreto Cutro è approdato in Senato senza relatore.
La maggioranza, dopo le proteste delle opposizioni, ha ritirato il maxi-emendamento, che avrebbe di fatto annullato la discussione e la votazione di gran parte degli emendamenti del Partito Democratico.
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