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Il Sudamerica è alle prese con la pandemia di febbre Dengue, malattia infettiva tropicale trasmettibile all’uomo dalla puntura della zanzara Aedes. I sintomi della Dengue sono dolori influenzali come mal di testa, dolore dietro e attorno agli occhi, nausea e vomito , forti dolori alle ossa e alle articolazioni e irritazione cutanee che possono manifestarsi 3-4 giorni dopo il contagio. Solo nei casi più gravi questa febbre tropicale può portare alla morte. Stando all’ultimo bollettino epidemiologico rilasciato dal ministero della Salute argentino negli ultimi otto mesi sono stati registrati 120 mila casi positivi e 79 decessi. Ancora più preoccupante la situazione in Brasile dove negli ultimi tre mesi sono stati accertati 2 milioni di casi.

Il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Francesco Vaia, come riportato da Rai News, ha parlato della febbre Dengue e delle misure di prevenzione: “Non c’è assolutamente nessun allarme in Italia sulla Dengue. Mettiamo in campo la prevenzione per evitare che la zanzara vettore attecchisca da noi. Stiamo lavorando per sperimentare test anti-Dengue, su base volontaria e gratuita, per i viaggiatori in arrivo in aeroporti italiani da Paesi a rischio. Noi dobbiamo fare in modo che il virus responsabile della malattia, trasmesso attraverso la zanzara Aedes aegypti che non c’è in Italia non attecchisca nel nostro Paese. Quindi, dopo la prima circolare che alzava l’allerta, abbiamo fatto una seconda circolare che è dispositiva. Ovvero ai nostri operatori degli Usmaf-Sans verifichino all’interno delle navi e degli aerei che provengono dai Paesi dove la Dengue è presente che sia stata fatta la profilassi necessaria, e se non fossero state predisposte tutte le misure le disporranno i nostri operatori delle Usmaf-Sans”.