Tra pochi giorni inizierà la stagione 2023 di ciclismo col il Tour Down Under. La corsa australiana da anni apre le annate a due ruote e avrà l’onore di capire chi in questi mesi di assenza dalle corse ufficiali si è allenato al meglio. Tante sono le novità e tantissime le certezze e il Tour Down Under sarà la gara che potrebbe dare quelle garanzie o mettere lacune ai corridori in vista della stagione che sta per iniziare. Roberto Damiani, direttore sportivo del Team Cofidis, a Bici Sport, ha parlato della corsa australiana e delle sue difficoltà: “sembra scongiurato il pericolo incendi, che invece monopolizzarono l’edizione del 2020. E ricordo un anno in cui c’erano quaranta gradi tutti i giorni. Un giorno toccammo i quarantaquattro, peggio del Tour. Per ammortizzare l’urto del fuso abbiamo spostato gli orari dei nostri corridori quand’erano ancora in Europa, facendoli allenare anche con qualche strato in più per abituarsi alle temperature australiane. Speriamo abbia funzionato”.

Il DS della squadra francese ha analizzato le azioni che Davide Cimolai potrebbe realizzare al Tour Down Under: “Cimolai per me può ripercorrere le orme di Guarnieri. Ha le capacità e l’affidabilità per farlo, in più tra lui e Coquard si sta instaurando un bellissimo rapporto. Abbiamo cominciato a parlarne, non sono imposizioni. È normale che voglia farsi qualche domanda e capire cosa può ancora ottenere in prima persona. E poi non siamo scemi, se dovesse dimostrare di stare bene avrebbe certamente le sue chance”.
