“Intensa e positiva giornata di colloqui a Tunisi. Con il Presidente Saied, la Prima Ministra Boudhen, vari ministri e il Governatore della Banca centrale ho discusso della cooperazione economica anche nel quadro delle sfide migratorie”.
Sono queste le parole che il Commissario europeo per gli affari economici e monetari, Paolo Gentiloni, ha espresso sui social al termine del confronto di ieri con il Presidente della Repubblica tunisina, Kais Saied.
Il colloquio, che inizialmente sembrava fosse saltato per motivi non specificati, alla fine ha avuto luogo nel pomeriggio di ieri.
All’incontro erano presenti anche la delegazione dell’Unione Europea, il Presidente del Consiglio tunisino, Najla Bouden, il governatore della Banca Centrale, Marouane Abassi, alcuni ministri e i rappresentanti del settore privato e della società civile.
Al centro del confronto, gli investimenti e gli aiuti finanziari necessari a tamponare una crisi economica che sta destabilizzando la nazione nordafricana, uno degli effetti è l’ondata dei migranti di questi giorni verso l’Italia.
Le condizioni per ottenere questi importanti aiuti finanziari da parte del FMI di 1,9 miliardi di dollari, sono delle importanti riforme socio-economiche quali: il risanamento delle imprese pubbliche, il controllo dei salari e il ridimensionamento dei sussidi.
Inoltre l’Europa chiede al Presidente Saied il ripristino e il rispetto dei valori democratici.
David Malpass, presidente della Banca Mondiale, ha bollato come razziste le parole di Kais Saied, in quanto nelle scorse settimane ha incolpato le popolazioni dell’Africa Subsahariana di essere criminali in quanto alimentano l’immigrazione irregolare.
Ed è per questo motivo che al momento le trattative per i finanziamenti sono congelate.
Il Commissario Gentiloni ha ribadito la posizione dell’Unione Europea: “La Tunisia non sarà lasciata sola, gli aiuti economici arriveranno solo dopo aver fatto le leggi e aver ristabilito lo stato di diritto nel paese.
La Commissione europea – ha aggiunto Gentiloni – è pronta a prendere in considerazione un’ulteriore assistenza macrofinanziaria se saranno soddisfatte le condizioni necessarie”.