Un violento terremoto di magnitudo 7.8 ha colpito il sud della Turchia e il nord della Siria alle ore 4.17 del mattino ( 2.17 italiane). Alla prima scossa si è susseguito uno sciame sismico con diversi altri smottamenti di magnitudo 6.7 e 5.
Le Cause del terremoto
Alessandro Amato, sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, ai microfoni dell’Ansa ha spiegato la causa di questo violento terremoto:
“E’ avvenuto sulla faglia Est Anatolica, nel punto triplo nel quale convergono il blocco anatolico, quello arabico e quello africano.
Lungo questa faglia avviene un movimento orizzontale, ossia di tipo trascorrente. È una faglia che corre dal Mediterraneo verso Nord-Est, quasi fino al Mar Nero, e si ricongiunge con faglia Nord Anatolica che arriva fino a Istanbul.

La faglia, che si è estende per quasi 500 chilometri, è probabilmente arrivata a deformare la costa. Si sono infatti osservate anomalie nel livello del mare in tre punti, in Turchia e a Cipro che hanno fatto scattare l’allerta tsunami. Per tutta la notte abbiamo seguito la situazione attraverso i punti di osservazione in Turchia, Grecia e Cipro“.
Carlo Doglioni, presidente dell’Ingv ha affermato che il terremoto di questa mattina ha provocato lo spostamento di circa 3 metri della placca araba lungo una direzione Nordest-Sudovest rispetto alla placca anatolica.
I bilanci
La brutale scossa ha causato la morte di 2.650 persone ma secondo la stima dell’Istituto Geologico degli Stati Uniti (Usgs), i morti potrebbero salire a circa 10mila.
I feriti solo in Turchia sono almeno 7.600 mentre in Siria sono oltre 1.280, il governo turco ha segnalato il crollo di 2.824 edifici.

Immediate le dichiarazioni del Ministro degli Esteri Antonio Tajani il quale fuori da palazzo Chigi ha spiegato che: “ Il Ministero degli Esteri sta seguendo con attenzione le conseguenze del terremoto che ha colpito una parte della Turchia e una parte della Siria. I 21 italiani presenti nella zona più colpita nei Paesi sono stati contattati e, a quanto ci risulta, stanno tutti bene. Nella zona più ampia c’erano 168 italiani e, a quanto ci risulta, sono tutti in salvo. Siamo vicini al popolo turco e al popolo siriano. L’Italia farà tutto ciò che è in suo potere per aiutare quelle popolazioni”.
I messaggi di sostegno dai Capi di Stato
Di fronte ad una catastrofe di questa intensità è impossibile rimanere impassibili, motivo per il quale diversi Capi di Stato, tra cui Vladimir Putin e Volodymyr Zelens’kyj, si sono messi immediatamente in contatto con l’attuale presidente della Siria Bashar Al-Assad e il presidente della Turchia Recep Erdoğan per esprimere il loro cordoglio per le vittime nonché il loro aiuto.
Come riporta l’ITAR-TASS, Putin ha inviato un telegramma che recita “Condividiamo la tristezza e il dolore di coloro che hanno perso i loro parenti e amici, speriamo in una pronta guarigione di tutte le vittime e siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria”.
Anche il Presidente ucraino Zelens’kyj ha inviato il proprio messaggio attraverso i social scrivendo: “Siamo al fianco del popolo turco in questo momento difficile. Siamo pronti a fornire l’assistenza necessaria per superare le conseguenze del disastro”.
Dall’Italia il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni attraverso una nota di Palazzo Chigi ha espresso la propria vicinanza ai popoli colpiti : “ La Protezione civile ha già fornito la propria disponibilità per contribuire al primo soccorso”.
L’Alto rappresentante dell’Unione Europea per la politica estera Josep Borrel in un tweet ha scritto “Un terremoto devastante ha scosso la Turchia questa mattina, causando la morte di centinaia di persone e il ferimento di molte altre. I nostri pensieri sono rivolti alla popolazione. L’Ue è pronta ad aiutare”
Così come Borrel anche il Presidente del Consiglio europeo Charles Michel: “Sono profondamente rattristato dalle notizie del devastante terremoto. Esprimo le mie più sentite condoglianze alle numerose famiglie che hanno perso la vita e auguro una rapida guarigione ai feriti. L’Ue è pienamente solidale con voi”.
Anche gli USA non sono rimasti indifferenti tanto che Jack Sullivan, Consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca ha fatto sapere che il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden ha dato istruzioni U.S. Agency for International Development per aiutare le popolazioni colpite.
