Secondo quanto riportato dalla Sec, che controlla la Borsa americana, Elon Musk ha rinunciato all’acquisto di Twitter. L’amministratore delegato di Tesla ha ritirato l’offerta di 44 miliardi di dollari.
“Twitter non ha rispettato i suoi obblighi contrattuali e non ha fornito le informazioni commerciali richieste. Twitter ha ignorato le richieste di Musk per motivi che ci sembrano ingiustificati e in altre occasioni ha fornito informazioni incomplete o inutilizzabili”.
Così si legge nella lettera inviata all’ufficio legale della nota società di notizie e microblogging.
In ragione del dietrofront dell’imprenditore sudafricano, Twitter Inc. ha annunciato che avvierà un procedimento legale nei suoi confronti. Intanto, Bloomerg riferisce che le azioni dell’azienda sono crollate del 9% nel trading post-chiusura della borsa.
Il crollo ha provocato il licenziamento del 30% del team dedicato al recruiting. Lo ha affermato un portavoce del social network, rifiutandosi di condividere il numero esatto di dipendenti interessati. Da circa due mesi Twitter ha sospeso la maggior parte delle assunzioni e dei rientri (ad eccezione dei ruoli più critici).
La crisi del mercato ha difatti piegato anche l’economia delle piattaforme di social network, con oltre 30.000 lavoratori nel settore che hanno perso l’impiego. Alla luce della sempre più crescente emergenza, Mark Zuckerberg, CEO di Meta, ha esposto ai suoi dipendenti la necessità di prepararsi alle imminenti difficoltà. “Quelli che verranno saranno mesi critici dal punto di vista delle risorse, con con più lavoro e meno personale a disposizione”.
Secondo il Washington Post, Elon Musk e il resto della cordata non sembrano più intenzionati a concludere l’affare di acquisizione del microblog avendo “interrotto le discussioni relative al finanziamento”.