Mosca, Russia – Ancora tensioni all’interno del paese per le proteste mirate alla scarcerazione di Alexey Navalny. Dal 17 gennaio scorso il dissidente russo e leader di Russia del Futuro è in carcere per violazione della libertà condizionale. Se ne è ampiamente discusso ed ora, dopo innumerevoli arresti e scontri in decine di città russe la preoccupazione di altre proteste in favore del 44enne di Butyn’, non si placano, anzi sono destinate a continuare.
Un alleato di Navalny ha annunciato poche ore fa che le organizzazioni di massa stanno programmando una nuova e grande protesta. Questa nuova azione volta a mettere pressione al Cremlino avrebbe metodologie diverse. Infatti da quanto si apprende da MBKh media, il politico nonché membro del partito di Navalny Leonid Volkov ha rilasciato delle dichiarazioni che potrebbero preoccupare e non poco le forze dell’ordine russe.
Volkov, progressista classe ’80, conferma dei piani d’azione diversi dai precedenti che vedrebbero le proteste svilupparsi “lontano dalle forze dell’ordine”. La conferma dovrebbe arrivare oggi stesso o al massimo domani. L’alleato di Alexey Navalny non ha specificato il modus operandi, ma a quanto pare le intenzioni sono serie e destinate a sollecitare ulteriormente il governo di Vladimir Putin.
Stando alle fonti ufficiali, dal 23 gennaio gli arresti in territorio russo avrebbero superato le 7000 persone.
FONTE: Reuters, MBKh
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