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di Giuseppe Esposito

Il presidente Zelensky chiede a gran voce e con urgenza di far entrare l’Ucraina nella NATO. Quella che sembrava, per il momento, una richiesta accantonata è stata rimessa in campo.
I referendum illegali svolti nei territori occupati, la firma dei documenti di annessione da parte di Putin e i successivi atti, nei giorni avvenire, presso il parlamento e la corte costituzionale russa per la legittimazione definitiva, rappresentano l’intenzione di escalation del conflitto in atto.
Probabilmente questo, oltre la situazione sul campo, ha indotto il presidente Zelensky a rivendicare la richiesta di adesione.

Su telegram il presidente Ucraino dice: “Di fatto, siamo già nella la NATO. Di fatto, abbiamo già dimostrato la compatibilità con gli standard dell’Alleanza. Sono reali per l’Ucraina, reali sul campo di battaglia e in tutti gli aspetti della nostra interazione. Ci fidiamo l’uno dell’altro, ci aiutiamo a vicenda e ci proteggiamo a vicenda. Questa è l’Alleanza. Di fatto. Oggi l’Ucraina chiede di farlo de “jure”. In un processo coerente con il nostro valore nel proteggere la nostra intera comunità. In modo accelerato. Stiamo compiendo il nostro passo decisivo firmando la domanda di adesione accelerata dell’Ucraina alla NATO”

La richiesta e le aspettative dell’Ucraina sono comprensibili e legittime. Purtroppo però questo non basta a farla entrare con urgenza nella NATO. Al di la delle procedure per la richiesta e per l’ammissione, lunga e articolata, c’è proprio la situazione contingente che ne ostacola l’accesso. L’ingresso nell’Alleanza porrebbe di fatto, a mente dell’art. 5 dello statuto, la NATO in guerra con la Russia.
Un paese in guerra o con forti tensioni interne, non ha possibilità di entrare nella NATO.
Per l’adesione è necessario rispondere a dei requisiti che vengono accertati tramite il Membership Action Plan (MAP), introdotto nel 1999. Poi, fatto non irrilevante, ci deve essere l’approvazione di tutti gli stati membri. L’Ungheria darebbe il suo placet?

Il presidente Zelensky ha consapevolezza del cammino irto di ostacoli che porta all’ingresso nella NATO. Sa che ciò che chiede è impossibile al momento. La sua richiesta è stato un messaggio al suo omologo Putin (nella foto), come a dirgli: non sono un membro dell’Alleanza ma loro sono al mio fianco.