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11 Giugno la Solennità del Corpus Domini. Il corpo e il sangue di Gesù Cristo. Ricordata dalla Chiesa l’11 giugno. La ricorrenza ha le radici nella Gallia belgica grazie alle rivelazioni della Beata Giuliana di Retìne priora nel Monastero di Monte Cornelio a Liegi, nel 1208 vide durante un’estasi il disco lunare risplendente di luce candida, deformato da un lato da una linea rimasta in ombra. Intese da Dio che la visione significava, la Chiesa del suo tempo, che ancora mancava di una solennità in onore del SS. Sacramento.

“Così Dio amò il mondo, da darci il suo Figlio Unigenito”. Mirabili parole che vediamo brillare sulla capanna dell’Infante di Betlemme dove Cristo nacque su di un giaciglio di foglie. Le vediamo impresse sulla povera casetta di Nazareth dove Gesù lavorò per amor nostro. Le vediamo nel pretorio di Caifa, di Erode, di Pilato, dove l’innocente Gesù soffrì per amor nostro. Se Nostro Signore ci avesse amato soltanto fino alla croce, fino a dare la vita per noi, sarebbe già stata una prova di immenso amore, ma volle fare di più. Il Cuore di Gesù è divino, Dio è eterno, il suo amore non può morire: “Io sarò con voi sino alla consumazione dei secoli”.

11 Giugno la Solennità del corpus Domini


Nella notte stessa, quando uno dei suoi amici più intimi, un suo apostolo, Giuda, lo tradiva, nella notte in cui i suoi nemici aizzavano la plebe, radunavano falsi accusatori, armavano soldati per la sua cattura, mentre i Giudei gridavano : “Non deve regnare sopra di noi, è degno di morte… dobbiamo toglierlo dal mondo”, Gesù nel Cenacolo circondato dai suoi Apostoli diede prova solenne di tutto il suo amore per gli uomini: “Non vi lascerò orfani ma sarò sempre con voi”. Ancora una volta quel Cuore adorabile, pieno d’amore, si commuove, pensa alle anime che avranno bisogno di nutrimento spirituale che avranno bisogno di Lui e della sua forza, allora decide di darsi come cibo.

Verso la metà della cena, prese il pane, alzò gli occhi al cielo, lo benedisse, lo spezzò e lo distribuì agli Apostoli, disse: “Prendete e mangiate, questo è il mio Corpo”. Distribuì il vino e disse: “Prendete e bevete, questo è il mio Sangue, fatelo in mia memoria”. Ecco compiuta l’istituzione del Sacramento dell’amore, l’Eucarestia, il Sacramento che fa vivere in mezzo a noi Gesù, anche dopo la sua ascesa al cielo. I nemici uccisero Gesù, suscitarono persecuzioni di ogni genere, cercarono ogni mezzo per toglierlo di mezzo agli uomini, ma tutto fu inutile.

Cristiani, quante volte là da quel tabernacolo Gesù ci invita al banchetto divino! accostiamoci a lui. Rallegriamoci di essere nel numero dei fedeli convitati che il Padrone ha introdotto nella sua casa. Là dimenticheremo le nostre tristezze ed ascolteremo dal Cuore di Cristo i suoi divini consigli, là riceveremo la forza, il vigore per vincere i nostri nemici e camminare più speditamente per la via della virtù. Gesù Eucaristico, sole splendente ed ardente d’amore brilla nella nostra mente, nel nostro cuore, nelle nostre famiglie, nel mondo intero. In pratica: Accostiamoci sovente al banchetto divino.

11 Giugno la Solennità del Corpus Domini

Preghiera:

O Signore, che sotto questo mirabile Sacramento ci hai lasciato un ricordo della tua passione, deh, concedici di venerare così i sacri misteri del Corpo e del Sangue tuo, da sentire continuamente in noi il frutto della tua redenzione.

Martirologio Romano:

Solennità del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo: con il suo sacro nutrimento egli offre rimedio di immortalità e pegno di risurrezione

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