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La Mostra in mostra” è una suggestiva esposizione dedicata all’artigianato nel mondo del teatro. L’Archivio storico della Regione Toscana, in collaborazione con l’Archivio storico del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino e la Fondazione Cerratelli fanno rivivere – con un allestimento contemporaneo work in progress a cura di Artex e Danae Project- un importante evento della Mostra dell’Artigianato: l’esposizione del 1942, al Parterre di Firenze, dei modellini di piazze e palazzi che negli anni Trenta del Novecento erano state scenografie cittadine di opere liriche. Quell’anno, in pieno periodo bellico, la Mostra dell’Artigianato ospitò alcuni padiglioni dedicati ai mestieri artigiani del teatro. Dieci anni prima, nel 1932, si era tenuta a Firenze la prima Fiera dell’Artigianato, evento importantissimo sulla produzione artigianale toscana. Nel 1933 era nato a Firenze anche il Maggio musicale fiorentino, manifestazione artistica annuale di opere liriche, balletti, concerti. Ben presto entrambe le manifestazioni avrebbero avuto un rilievo nazionale e internazionale.

Quest’anno, nella terza edizione dell’esposizione “La Mostra in mostra“, la Regione Toscana e il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino hanno deciso di rievocare quella importante occasione di oltre ottanta anni fa, dando all’evento lo stesso titolo di allora: “I mestieri artigiani nel teatro”. La mostra ruota intorno ai modelli che provengono dall’archivio storico del Maggio: le “macchine teatrali” che evocano alcuni dei principali allestimenti che avevano segnato i primi dieci anni del Maggio a Firenze.

Saranno esposti alcuni modelli:

Palazzo Pitti con il Teatro della Meridiana (esecutori del modello: Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Fernando Braga, Bruno Mello), dove in occasione del III Maggio musicale fiorentino nel 1937, fu allestita la rappresentazione de “L’incoronazione di Poppea”, dramma per musica attribuito tradizionalmente a Claudio Monteverdi, con messa in scena di Giovanni Michelucci. Piazza Signoria e la Loggia dei Lanzi (esecutori Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Bruno Mello), dove in occasione del II Maggio Musicale Fiorentino nel 1935 fu allestita la rappresentazione dell’opera Savonarola, con messa in scena André Barsacq.

Chiostro di Santa Croce (esecutori del modello: Azeglio Paganelli, Mario Bandini, Bruno Mello): qui alla prima edizione del Maggio Musicale Fiorentino nel 1933 fu rappresentata l’opera “La rappresentazione di Santa Uliva” di Ildebrando Pizzetti, con messa in scena di Jacques Copeau. Palcoscenico del Teatro Comunale Vittorio Emanuele II di Firenze (esecutori del modello: Augusto Martelloni e Bracci, Renato Niccheri e Fernando Braga), il vecchio Teatro Comunale di Firenze, di cui venne realizzato non solo il boccascena ma anche l’intero retropalco, comprendendo persino il sistema di illuminazione, la cupola Fortuny e tutti i “tiri” della macchina scenica.

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