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Corsi e ricorsi di storia criminale. Anche i calciatori azzurri, ciclicamente, finiscono nel mirino di gruppi malavitosi dediti al furto e riciclaggio di auto. In quel periodo le indagini da parte di inquirenti e investigatori non portarono alla luce altre piste. Che furono battute, senza dare un esito concreto. Soprattutto, quella di una ritorsione da parte degli ambienti delle scommesse abusive, per intimidire gli atleti. Qualche anno fa furono presi di mira, tra gli altri, Edinson Cavani, i ladri svaligiarono la sua casa a Lucrino (Pozzuoli), Marek Hamsik a cui fu rubato il Rolex. E ancora Lorenzo Insigne, privato del Rolex e di due bracciali. La vicenda si ripete in questi giorni: dopo il furto ai danni del campione georgiano Khvicha Kvaratskhelia (foto Mosca), ecco toccare al coreano Kim Min-jae la stessa sorte. Episodi avvenuti a poco meno di tre giorni, anche se in circostanze diverse. Una sequenzialità che non può che insospettire: entrambi, diciamo, sono nuovi della città. Quindi, facilmente, individuabili. Anche se dietro i furti probabilmente ci sono azioni criminali ben studiate. Ecco un’altra analogia: come accadde anni fa anche oggi la refurtiva è stata subito rintracciata. E restituita… Anche questa una circostanza che lascia molto pensare e fa insospettire…