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Un intervento di esofago-colon plastica è stato eseguito su un bimbo di 5 anni, ucraino. La delicata operazione è stata eseguita dall’equipe del dottor Giovanni Gaglione, direttore dell’Unità operativa complessa di Chirurgia pediatrica dell’Aorn Santobono-Pausilipon. Il piccolo paziente è arrivato al polo pediatrico di Napoli dall’ospedale di Mariupol.

Il bimbo è affetto dalla nascita da atresia dell’esofago. Una patologia congenita rara che provoca una malformazione dell’apparato digerente superiore. Anomalia che impedisce il passaggio di qualsiasi sostanza dalla bocca allo stomaco. E comporta, tra l’altro, il rischio di inalazione di saliva nelle vie respiratorie. Dalla nascita, infatti, è alimentato esclusivamente con un sondino. Attraverso una stomia addominale il tubicino porta direttamente nello stomaco. 

“L’esofago mancante è stato ricostruito utilizzando un tratto di colon ascendente. E’ stato fatto passare dietro lo sterno fino al collo”, spiega Gaglione. “L’intervento è stato lungo ed estremamente delicato. In assenza di complicazioni, consentirà al bimbo di avere una vita normale. E, dopo una adeguata riabilitazione, di iniziare finalmente a mangiare cibi solidi”. 

“Il piccolo già in passato era stato sottoposto a un intervento chirurgico. Purtroppo, non risultato risolutivo. Sarebbe dovuto essere operato nuovamente in Ucraina, quando è esploso il conflitto. Grazie alle associazioni attive sul territorio è stato possibile il suo trasferimento. Ad accompagnarlo in questo delicato percorso c’è la mamma. Ospite negli alloggi della Fondazione” spiega Rodolfo Conenna, dg Aorn Santobono-Pausilipon.

“In questi mesi abbiamo assistito circa un centinaio di piccoli profughi. Abbiamo aderito ai corridoi umanitari per assicurare continuità assistenziale. In particolare a pazienti affetti da patologie oncologiche o croniche. E’ fondamentale dare ognuno il proprio contributo. Assicurare cure e assistenza a chi arriva dalle aree colpite dalla guerra è una delle nostre priorità”, conclude Conenna.