Di Francesca Gargiulo
Sindaci della Penisola Sorrentina, rappresentanti delle unità pastorali cittadine e i referenti delle associazioni del territorio, tutti insieme per un fronte comune, le criticità dell’emergenza sanitaria peninsulare.
Dopo la chiusura del Pronto soccorso, anche pediatrico, dell’ospedale De Luca e Rossano di Vico Equense e del reparto di rianimazione del presidio Ospedaliero S. Maria della Misericordia di Sorrento. In previsione di un punto vaccinale per il Covid-19, che raccolga tutta l utenza da Massa Lubrense a Vico Equense, l’unità pastorale sorrentina sta portando avanti da giorni una campagna di sensibilizzazione per chiedere all autorità regionale il ripristino dei servizi sanitari essenziali”.
Le richieste dell’Unità Pastorale di Sorrento
Con una lettera trasmessa via Posta elettronica certificata (Pec) al Presidente della Giunta Regionale della Campania, Vincenzo De Luca, ai vertici sanitari della politica regionale e per conoscenza (via mail semplice) alle amministrazioni sanitarie e comunali locali, l’Unità Pastorale di Sorrento, espressione di tutte le comunità parrocchiali della città, raccoglie l’invito di tanti cittadini, legittimamente terrorizzati dalle inaccettabili criticità rilevate nei presidi ospedalieri del territorio, chiedendo – con fermezza – il ripristino dei servizi sanitari essenziali.
“Il tutto – si legge nella lettera – anche in risposta all’insegnamento evangelico e al magistero sociale della Chiesa”. Nella missiva, l’ Unità pastorale di Sorrento ripercorre tutte le principali tappe che hanno portato all’ennesima chiusura dei servizi ospedalieri. Di qui, le tre richieste.
La prima: “Ripristinare, con effetto immediato, la piena operatività del reparto di rianimazione dell’ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Sorrento”.
La seconda: “Ripristinare i servizi sanitari essenziali, pronto soccorso incluso, dei presidi ospedalieri Santa Maria della Misericordia di Sorrento e “ De Luca e Rossano” di Vico Equense”.
E infine: “Individuare in un presidio ospedaliero del comprensorio sorrentino, un punto per la somministrazione dei vaccini anti-Covid 19: al momento, il territorio della Penisola sorrentina risulta essere sguarnito di un punto vaccinale”. Alla lettera, l’Unità pastorale di Sorrento chiede un riscontro scritto. Dopo questa iniziativa, un “briefing” con le componenti politiche, religiose e civiche del territorio.
L’appuntamento
L’incontro, che si terrà MERCOLEDÌ 13 GENNAIO, alle ORE 19,00, NEL TEATRO SANT’ANTONINO PRESSO LA CATTEDRALE DI SORRENTO, sarà tenuto in assoluta sicurezza (potranno partecipare esclusivamente i referenti indicati) e sarà trasmesso in streaming, sui canali social delle comunità parrocchiali di Sorrento: un modo per allargare la partecipazione e garantire la massima trasparenza.“L’obiettivo – spiegano i componenti dell’Unità pastorale di Sorrento – è sempre lo stesso: aggregare e fare fronte comune contro un nemico che si sta annidando pericolosamente nelle nostre comunità cittadine, ossia: la rassegnazione.
Stiamo cercando di reagire al sentimento della rassegnazione con la speranza, considerando il tutto in linea con l’insegnamento evangelico e al magistero sociale della Chiesa. Dall’incontro con le realtà associative del territorio, contiamo di fare emergere una sintesi da ‘tradurre’ in un documento comune. Tale documento sarà consegnato nelle mani dei nostri sindaci, affinché possano trasferirlo sui tavoli regionali, competenti in materia sanitaria, e farsi ulteriormente portavoce delle preoccupazioni e delle legittime aspettative della cittadinanza”.
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