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Mentre il premier, Giorgia Meloni, si trova in missione nel corno d’Africa, la maggioranza di centrodestra, nelle scorse ore, ha optato per la linea dura sui migranti, inserendo un sub-emendamento al decreto migranti che si sta discutendo in Senato, per abrogare la protezione speciale per i richiedenti asilo, proposta della Lega.

La protezione speciale è un permesso di soggiorno, valido per due anni e successivamente rinnovabile, introdotto nel 2018, dallo stesso Matteo Salvini, al tempo ministro dell’Interno, ed esteso dal ministro Luciana Lamorgese nel 2020.

Viene concesso al richiedente asilo che non possa ottenere, o non abbia ancora ottenuto, la protezione internazionale.
Con la soppressione la disciplina dei migranti verrebbe uniformata al resto d’Europa.

Fratelli d’Italia e Forza Italia, che avevano un posizione più cauta a riguardo, hanno ceduto alla pressioni del Caroccio per abolire completamente la misura, presentando la proposta di modifica della legge al fotofinish, nel pomeriggio di ieri, infatti scadevano i termini per la presentazione dei sub-emendamenti in Senato .

Le principali novità contenute all’interno del sub-emendamento presentato dai partiti di maggioranza, oltre allo stop alla protezione speciale sono: le forti restrizioni ai permessi di soggiorno per calamità e a quelli concessi per cure mediche.

La stretta sulla protezione speciale infiamma le opposizioni, in particolare il Partito Democratico che attacca la maggioranza dai social: “Il governo vuole togliere la protezione speciale per i migranti .- scrive l’europarlamentare dem Pierfrancesco Majorino – L’unico risultato di una scelta che ricalca quelle di Salvini sarà quello di generare nuovi senzatetto, irregolari, nuove vittime di sfruttamento. Per poi, ovviamente, cavalcare la paura. Una vera vergogna”.


Mentre il senatore del Partito Democratico, Filippo Sensi, ha così commentato la decisione del governo: “Abbiamo appena votato insieme in Commissione al Senato la protezione speciale per gli ucraini che oggi la Lega – il giorno dopo – si sveglia e tuona contro la protezione speciale. Sottotesto: il solito, ci siamo capiti. Fate pace col cervello: ipocrisia sulla pelle delle persone no”.

Ma lo stop alla protezione speciale non è passato inosservato nemmeno dall’Onu.
L’alto commissario Onu per i diritti umani, Volker Turk, ha lanciato un appello al governo italiano chiedendo di abbandonare la legge che dovrebbe all’inizio dell’anno: “Qualsiasi nuova politica nell’ambito dello stato di emergenza deve essere conforme agli obblighi dell’Italia in materia di diritti umani.
Il diritto alla vita e il divieto di respingimento non possono essere derogati, nemmeno in tali circostanze”.