Una storia di abusi e dolore si svela nelle aule di un tribunale a Teramo, dove una giovane donna ha il coraggio di affrontare il suo aguzzino, un uomo di 40 anni, accusato di averla violentata per dodici lunghi anni, a partire dall’età di soli cinque anni.
Il percorso tormentato di questa ragazza, cresciuta in un ambiente familiare segnato da disagi, è diventato una denuncia penale che oggi giunge finalmente in tribunale. L’uomo, amico della madre della vittima, è accusato di aver commesso ripetute molestie sessuali nei confronti della ragazza, approfittando della sua giovane età e della vulnerabilità della situazione familiare.
Solo da adulta, dopo un lungo e doloroso percorso psicologico, la giovane donna ha trovato il coraggio di denunciare il suo aguzzino. Grazie al sostegno di un’esperta, è riuscita a rivelare la terribile verità che ha segnato la sua infanzia e adolescenza. Dodici anni di abusi, perpetrati tra le mura domestiche, sono emersi durante le indagini preliminari, sconvolgendo chiunque abbia ascoltato il suo racconto.
Il silenzio della vittima, infranto solo dopo anni di sofferenza, ha trovato conferme dalle testimonianze di alcune amiche a cui si era confidata. Queste persone, durante le indagini, hanno corroborato il racconto della ragazza, confermando di aver saputo degli abusi subiti.
L’uomo accusato avrebbe approfittato della situazione di vulnerabilità della famiglia della giovane, legata alla tossicodipendenza della madre. Frequentando regolarmente la casa della vittima, avrebbe commesso gli abusi, approfittando della fiducia e della sua giovane età.
Oggi, nonostante il coraggio dimostrato nel parlare e nel denunciare l’orrore subito, la giovane donna affronta ancora una volta il trauma dei dodici lunghi anni di abusi, in una battaglia legale che la vede protagonista come parte civile.
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