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Proseguono le indagini in merito alla scoperta del dossier riguardante la privacy dei circa 800 vip tra politici, artisti e sportivi spiati dal tenente della guardia di finanza Pasquale Striano, mentre era in servizio alla procura nazionale antimafia trami accessi abusivi alle banche dati della polizia.
Tra i nomi venuti fuori dall’inchiesta c’è quello del ministro della Difesa, Guido Crossetto, l’ex premier Matteo Renzi, Fedez, Chiara Ferragni, Massimiliano Allegri, Letizia Moratti, Francesco Totti e Crsistiano Ronaldo.
Sul caso sta indagando la procura di Perugia e intanto, tra la giornata di oggi e domani, saranno ascoltati dal Copasir i due magistrati Giovanni Melillo e Raffaele Cantone.
La vicenda è stata fermamente condannata dalla politica e, i vari esponenti, auspicano si faccia luce nel minor breve tempo possibile.

Nel corso della trasmissione televisiva “Cinque Minuti” condotta dall’ex direttore del TG1, Bruno Vespa, la segretaria del Partito Democratico, Elly Sclein, come riportato da Rai News ha dichiarato.

“Noi abbiamo chiesto di audire sia Melillo sia Cantone. Bisogna “evitare che possano ancora accadere fatti di questo tipo”.


A Teramo, nel corso della sua visita al candidato del centro-destra Marco Marsilio in vista delle eminenti elezioni regionali in Abruzzo, il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha così commentato il dossieraggio, come riportato da Rai News.

“Ritengo gravissimo che in Italia ci siano dei funzionari dello Stato che hanno passato il loro tempo a violare la legge facendo verifiche su cittadini, comuni e non, a loro piacimento  per poi passare queste informazioni alla stampa, ed in particolare ad alcuni esponenti della stampa. Utilizzare così le banche dati pubbliche non c’entra niente con la libertà di stampa”.

Successivamente, nel comizio di chiusura della campagna elettorale a Pescara, la leader di Fratelli d’Italia ha dichiarato:

Credo serva fare molta chiarezza su quello che scopriamo in queste ore dai giornali, da un’inchiesta a Perugia secondo la quale ci sono funzionari dello Stato italiano che fanno dossieraggi ad personam per passare le notizie ad alcuni giornali, segnatamente al giornale di De Benedetti. Vogliamo sapere chi sono i mandanti, perché questi sono metodi da regime”.

Anche il Guardasigilli Carlo Nordio ha espresso il suo parere al margine del Consiglio europeo:
““È un fatto estremamente grave, che si innesta in una situazione ormai sedimentata da anni: il diritto alla privacy, garantito dall’articolo 15 della nostra Costituzione, è diventato ormai una sorta di aspirazione metafisica”.