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di Giuseppe Esposito

Dopo giorni di attesa l’incontro tra il primo ministro Draghi e il leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, c’è stato. È avvenuto mentre a Milano lo scissionista Di Maio incontrava il Sindaco Sala.

Conte ha espresso il forte disagio da parte della comunità penta stellata. Al termine del colloquio ha consegnato un documento al titolare di palazzo Chigi.

Per i 5 stelle il bonus una tantum di 200 euro non serve. Bisogna intervenire con immediatezza per tagliare il cuneo fiscale a beneficio dei lavoratori.
Reclamano interventi per imprese e lavoratori autonomi. Approvazione del salario minimo. Sono inaccettabili buste paga da pochi euro l’ora.
Offrire agevolazioni fiscali per i contribuenti che non riescono a stare nei conti e neanche riescono ad arrivare fine mese. Chiedono di studiare un sistema di rateizzazione straordinaria senza pagamento di interessi.
Sul reddito di cittadinanza Conte è stato esplicito. È inaccettabile che venga messo quotidianamente in discussione. In un momento in cui la crisi attanaglia tutti ma soprattutto chi poco o nulla ha.
Conte richiama poi l’urgenza con cui bisogna affrontare “l’incaglio” in cui si trova la cessione del credito per il super bonus al 110%. Molte imprese rischiano il fallimento e con loro i lavoratori rischiano il licenziamento.

Anche la guerra in Ucraina è stata al centro dei colloqui. La cessione di armi e gli aiuti.
I 5 stelle non faranno mancare l’appoggio al governo e neanche intendono uscirne. Vogliono dei segnali di discontinuità.

Il paventato appoggio esterno è stato già bocciato dal presidente Draghi.
Le richieste di Conte sopiscono il disagio del popolo penta stellato. I risultati delle sue istanze saranno valutati nei prossimi giorni.