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Draghi sale al Colle. Sul DL aiuti il Movimento 5 Stelle abbandona l’aula per protesta in merito sia al Superbonus e sia all’inceneritore di Roma. Il Centro Destra va avanti con le parole di Berlusconi: “Ora verifica di maggioranza”. Forse siamo già in campagna elettorale per le prossime elezioni.

Draghi sale al colle

Draghi sale al Colle e il Colle identifica il Quirinale, il colle più alto di Roma su cui sorge il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica. Il Presidente del Consiglio (oppure un politico in generale) si reca al Quirinale quando vi sono momenti particolari nella vita politica italiana.

Vi è una metafora implicita nel doppio significato: salire verso il colle più alto di Roma così come andare verso la carica politica più alta dello Stato. Il colloquio era comunque politicamente atteso.

Il Presidente del Consiglio Mario DRAGHI ha incontrato oggi diversi ministri. Il Ministro dell’Economia Daniele FRANCO, il Ministro della Giustizia Marta CARTABIA, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali Andrea ORLANDO. Ha visto inoltre altre figure importanti del Governo.
Intorno alle 18:25 di oggi Lunedì 11 Luglio 2022, il Presidente del Consiglio è uscito da Palazzo Chigi per recarsi al Colle dal Presidente della Repubblica.

Risulta ovvio che questa azione sia anche legata alla scelta del Movimento 5 Stelle di abbandonare l’aula non votando un provvedimento molto importante. Il Decreto Aiuti è rivolto a famiglie e imprese ed attiene alla cifra di 23 miliardi di euro.

Sebbene la settimana scorsa vi sia stata la fiducia del Movimento Cinque Stelle, la giornata di Giovedì, dopo questa uscita dall’aula, assume la dimensione di uno spartiacque della legislazione.

Questo è già stato anche avvisato dal Presidente del Movimento 5 Stelle Giuseppe CONTE.

In politica tre giorni possono essere tanti

Giovedì in Senato non si potrà assistere ad una scena simile a quella di oggi con l’abbandono dei parlamentari dell’aula.

Il Senato diventerà la cartina al tornasole di questo Governo e di questa legislatura attraverso l’orientamento del Movimento Cinque Stelle.
Potrebbe succedere di tutto da ora a Giovedì e in politica tre giorni sono tanti.
Possono cambiare le cose in varia maniera: una rivisitazione del Governo e delle alleanze, un’apertura del Presidente del Consiglio nei confronti dei nove punti portati dall’ex Presidente del Consiglio Giuseppe CONTE (dal 6 agosto 2021 Presidente del Movimento 5 Stelle), oppure in questa situazione una chiusura della Legislazione.

Se le nove proposte fossero più o meno accettate una simile mossa potrebbe spingere le altre formazioni politiche ad applicare lo stesso Aut Aut. La Lega stessa ha già immaginato questo e attraverso il capogruppo della Commissione Bilancio alla Camera Massimo BITONCI ha già avvisato, oggi in aula, che non saranno con voto favorevole alle proposte di legge né di Jus Scholae né di Cannabis Legalizzata. Sembra quasi che ogni partito voglia votare solo i provvedimenti che preferisce mettendosi all’opposizione di quelli che non desidera, pur facendo parte del Governo.
Il Presidente del Consiglio Mario DRAGHI ha sempre affermato che “il Governo esiste per fare” e non sembra favorevole a sottostare a tattiche intimidatorie se non ci sono le condizioni della maggioranza. Mario DRAGHI inizialmente si è detto sfavorevole ad una sua presenza in un altro Governo. A questo punto può riconsegnare il mandato nelle mani del Presidente della Repubblica Sergio MATTARELLA. Il Capo dello Stato in questo caso potrebbe chiedergli di verificare se ci sono ancora i numeri per procedere con l’attuale Legislazione o per ripartire con un “rimpasto”.
Le parole di Berlusconi indicano molto: “Ora verifica di maggioranza”.
Si evidenzia una fibrillazione della maggioranza, andata sempre avanti faticosamente, che ora sembra essere già in campagna elettorale.

Come diceva l’Onorevole Giulio ANDREOTTI:
A pensare male degli altri si fa peccato, ma spesso si indovina”.

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Immagini tratte da SKY TG24