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Dopo l’annuncio di Vittorio Colao, arriva la denuncia dell’Associazione Luca Coscioni che continua a premere sull’importanza di legalizzare eutanasia e cannabis.

Il Ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale ha dichiarato che il Governo Draghi ha in programma di azzerare la storica riforma sulla firma digitale. Secondo Marco Cappato, attivista ed ex parlamentare UE, ciò comporterà l’impossibilità di firmare i referendum con lo SPID. La scorsa estate 999.860 cittadini avevano firmato l’iniziativa popolare su eutanasia e cannabis.

Eutanasia e cannabis: lettera aperta al ministro Colao

Caro Ministro,

Lo scorso 29 giugno in Parlamento ha affermato che la piattaforma di raccolta firme sui referendum (che il governo era tenuto ad attivare a gennaio!) non permetterà di “autenticare e certificare le firme”. Ma solo di sottoscrivere i quesiti. In altre parole, le firme digitali saranno completamente inutili, perché i passaggi per renderle valide dovranno avvenire di persona. Con l’entrata in funzione della piattaforma pubblica, inoltre, non sarà più possibile firmare con SPID i referendum neppure su piattaforme private, come avvenuto la scorsa estate. Si va in sostanza a privare i cittadini di un loro diritto, conquistato appena un anno fa. E senza la firma digitale, sarà quasi impossibile proporre alla politica i temi dei quali i Partiti non vogliono o non sanno occuparsi. 

La richiesta

Non possiamo accettare questo passo indietro. Le chiediamo di non accettare che il Suo Ministero si renda colpevole della più grave regressione tecnologica e analogica proprio sul terreno della democrazia e dei diritti civili.

La firma digitale è indispensabile per includere tutti nell’esercizio della democrazia, permettendo di accedervi anche alle persone con disabilità, ai residenti all’estero e ai cittadini che incontrano ostacoli nel firmare fisicamente.

E’ il rimedio per rispettare i nostri obblighi con le Nazioni Unite, che hanno condannato l’Italia per gli ostacoli burocratici alla raccolta delle firme (caso Staderini-De Lucia VS Italy).

In un Paese che investe sempre di più nella digitalizzazione dei servizi, dalla pubblica amministrazione alla sanità, tenere fuori da questo cambiamento i diritti politici dei cittadini non è concepibile. Solo una precisa volontà politica, forse la stessa che ha fermato i referendum eutanasia e cannabis, può mettere oggi in discussione la firma digitale. Ministro Colao, ci appelliamo a Lei in qualità di Ministro per l’Innovazione Tecnologica per fermare subito questa controriforma. Riattivi la firma con SPID sui referendum nella piattaforma che il Governo lancerà a breve! Glielo chiediamo in nome della democrazia, in nome dei diritti delle persone con disabilità, in nome dei diritti di tutti i cittadini.

Con i nostri migliori saluti, Filomena Gallo, Marco Cappato e Marco Gentili – Segretario, Tesoriere e Co-Presidente dell’Associazione Luca Coscioni