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Il Mann con Procida Capitale della Cultura 2022

Con Procida Capitale della Cultura 2022, insieme al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, al Parco Archeologico dei Campi Flegrei e al Museo Civico di Procida Sebastiano Tusa presentiamo al pubblico giovedì 29 settembre al Castello di Baia (Bacoli, via Castello n.39), alle ore 12.00,

la mostra “I Greci prima dei Greci”, un percorso espositivo sviluppato in tre tappe: il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, il MANN e il Museo Civico di Procida Sebastiano Tusa.

 La mostra ripercorre le tappe fondamentali della presenza greca nel Golfo di Napoli, che tanta parte ebbe nello sviluppo socio-economico e culturale della Campania antica e, più in generale, nella formazione della cultura occidentale.

Il progetto della mostra è promosso da Procida Capitale italiana della cultura 2022 e nasce dalla collaborazione tra il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, il Parco Archeologico dei Campi Flegrei, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Area Metropolitana di Napoli e il Museo Civico di Procida “S. Tusa”.

Il percorso espositivo si articola in modo complementare nelle sedi coinvolte e prende avvio al Museo Civico di Procida, dove si presenta il ruolo di Vivara nella media età del Bronzo quale importante snodo commerciale nella rete di traffici marittimi attivi nel bacino del Mar Mediterraneo. Sull’isolotto giunsero dalla Grecia intraprendenti mercanti micenei, alla ricerca di materie prime, soprattutto metalli.

Il racconto prosegue al MANN con un focus sulla civiltà micenea e sulle attestazioni materiali a essa riconducibili nel Golfo di Napoli, per poi soffermarsi sulle relazioni tra Egeo e area campana nella prima metà dell’VIII secolo a.C. Siamo ormai all’alba della colonizzazione greca in Occidente, che prese avvio con la nascita di Pithekoussai.

L’itinerario si conclude al Parco Archeologico dei Campi Flegrei, dove s’illustra la fondazione di Cuma, che rappresenta il definitivo stanziamento sulla terraferma di genti elleniche in Campania. Qui i Greci impiantarono una vera e propria città, leggibile in ogni sua parte (abitato, necropoli, santuari).

La prima tappa dell’itinerario della mostra illustra il ruolo assunto dall’isola di Vivara nella media età del Bronzo, quale importante snodo commerciale nella rete di traffici marittimi che collegava le sponde orientale e occidentale del Mediterraneo; sull’isolotto giunsero anche intraprendenti mercanti micenei alla ricerca di materie prime, soprattutto metalli.

Il racconto prosegue con un focus dedicato alla civiltà micenea e alle attestazioni materiali riconducibili a questa cultura nel Golfo di Napoli, con particolare riguardo alle evidenze da Vivara e, nell’entroterra, dal sito di Afragola. Si passa poi a illustrare la ripresa dei contatti tra Egeo e area campana nella prima metà dell’VIII secolo a.C., dopo la cesura riscontrata a partire dallo scorcio del II millennio a.C. Con la nascita di Pithekoussai, infine, si introduce il tema della colonizzazione greca in Occidente.

L’ultima tappa, sviluppata al Museo Archeologico dei Campi Flegrei al Castello di Baia e al Parco Archeologico di Cuma, presenta la fondazione di Cuma, definitivo stanziamento sulla terraferma di genti greche in Campania. Qui i Greci impiantarono una vera e propria città, leggibile in ogni sua parte (abitato, necropoli, santuari).