I paradossi di Zenone, filosofo Elea-Magna Grecia, come la storia ci insegna, fu discepolo di Parmenide, altro filosofo greco fondatore dell’ontologia che ha avuto una grande influenza sulla filosofia occidentale. Aristotele definì Zenone l’inventore della dialettica ma egli è noto soprattutto per la citazione dei suoi paradossi che potrebbero considerarsi come la voluta rappresentazione di un’apparente realtà, di fatto in palese contraddizione con la verità ma che all’esame critico viene considerata volutamente logica. Prendendo in considerazione questa definizione , potremmo stabilire una certa connessione tra il paradosso tradizionale e quello tutto partenopeo definito con il termine” paraustiello” e cioè il mezzo tradizionale attraverso il quale si arriva ad elaborare una teoria paradossale.
I paradossi di Zenone
A differenza di Zenone che elaborò i suoi paradossi per sostenere una sua teoria matematica, i paradossi nella società moderna, dovrebbero essere di grande aiuto allorquando venissero utilizzati per stimolare l’attenzione su un argomento in palese contraddizione con la realtà, evidenziando comportamenti adottati senza una spiegazione chiara. Pertanto con scienza e di scienza essi dovrebbero essere recepiti per non incorrere in false e volute interpretazioni illogiche. e prive di fondamenta. Avviene sempre questo nella realtà.? Ad ognuno la sua giusta riflessione al riguardo.
Seguiteci su https://www.facebook.com/persemprenews, https://twitter.com/home
