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Rievocazione storica del transito compiuto dal milite ignoto a piazza Garibaldi in Napoli. Il 17 luglio 1920 a Roma la “Garibaldi, Società dei Reduci delle patrie battaglie” e la “UNUS” (Unione Nazionale Ufficiali e Soldati) approvarono la proposta del colonnello Giulio Douhet per la sepoltura al Pantheon di un soldato non riconosciuto caduto durante la prima guerra mondiale. «Che la salma di un soldato italiano, che non si sia riusciti a identificare, rimasto ucciso in combattimento, sul campo, venga solennemente trasportata a Roma e collocata al Pantheon, simbolo della grandezza di tutti i soldati d’Italia, segno della riconoscenza dell’Italia verso tutti i suoi figli, altare del sacro culto della Patria

rievocazione storica del tragitto

Fu Maria Maddalena Blasizza di Gradisca d’Isonzo a scegliere tra 11 bare anonime una bara. Il figlio Antonio Bergamas, ebreo triestino, era maestro comunale. Nel 1914 disertò dall’esercito austroungarico e passò in Italia dove si arruolò volontario sotto falso nome, raggiungendo il fronte nel giugno 1915. Cadde il 18 giugno 1916 a Marcesina e fu decorato con medaglia d’argento al valore militare. Fu sepolto in un cimitero poi bombardato, rendendo impossibile il riconoscimento del defunto. Il 28 ottobre, alla stazione di Aquileia la bara fu posta su un carro ferroviario con affusto di cannone, appositamente disegnato da Guido Cirilli.

Rievocazione storica del transito del milite ignoto

Su un lato erano scritte le date mcmxv – mcmxviii; sul lato opposto era riportata la citazione dantesca “l’ombra sva torna ch’era dipartita”. Il treno speciale partì la mattina successiva alle ore 8. Oltre al carro con la bara erano presenti 15 carri per raccogliere le corone di fiori durante il tragitto; altre carrozze di prima e di seconda classe erano destinate alla scorta d’onore. Il treno fermava cinque minuti in ogni stazione sul percorso.

Il Ministero della guerra ordinò il più rigoroso silenzio durante il passaggio del treno; erano vietati discorsi pubblici e all’arrivo del treno poteva essere eventualmente suonata una sola volta La canzone del Piave. Durante le fermate notturne intermedie (Venezia, Bologna e Arezzo) era predisposto il cambio alle rappresentanze di senatori, di deputati, di madri, di vedove, di mutilati e di ex combattenti. L’ istanza del Milite Ignoto fu approvata nel 1920. Da allora, sotto l’effige e l’egida della dea della italica patria sono rappresentati i massimi eventi della nazione. Il suo culto civile. Il suo simbolo di unità.

Quest’anno al binario “9” di Napoli, Stazione Garibaldi, stazionerà una rievocazione del treno della memoria, per tener ben saldo il ricordo non solo dei militari ma tutti gli innocenti, civili, ebrei e non morti nei campi di sterminio, gli oppositori politici, sugellando una necessità di. “Ricordo” mai sopita. Parteciperanno:

  • Il Generale di Corpo d’Armata Giannicola Tota. Il Prefetto di Napoli Sua Eccellenza dottor Claudio Palomba. Il Questore Commendator, dottor Alessandro Giuliano. Le Autorità Civili e Militari. Una delegazione della Associazione Nazionale Polizia di Stato, presieduta dal presidente commissario rds cavalier Luigi Gallo. Due rappresentati, i sovrintendenti capo Lanni Pellegrino e Cosimo Liccardo.

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