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Imbrattata la lapide di Gaetano Montanino, guardia giurata particolare uccisa il 4 agosto 2009, vittima innocente di camorra. Una scritta in rosso, Acab (acronimo di All Cops Are Bastards), ha di fatto ‘oscurato’ il nome del vigilante che quella sera di agosto, durante un giro di controllo in piazza Mercato, finì nel mirino di quattro giovani il cui intento, come fu ricostruito in un primo momento, era di rapinarlo della pistola di ordinanza. Insieme al suo collega Fabio De Rosa.

Alla guida della vettura, Montanino si oppose e ne nacque un conflitto a fuoco: la guardia giurata fu colpita da 7 proiettili, al torace, che non gli diedero scampo, mentre De Rosa rimase ferito, in maniera grave. Fu ferito anche uno dei rapinatori salvato da uno dei complici che lo soccorse e lo trasportò in ospedale. Le indagini scattarono immediatamente e rivelarono un’altra verità: gli investigatori accertarono, infatti, che il titolare della compagnia di vigilanza era affiliato ad un clan rivale a quello del rione Forcella. Montanino e De Rosa erano state affrontate per dare un messaggio intimidatorio a quest’ultimo.