La ragione di per sé, secondo Aristotele è la capacità dell’intelletto di intuire immediatamente la verità. Tale inconfutabile enunciazione, lascia subito intendere che varia da individuo ad individuo a secondo della sua spiccata o meno affinità intellettuale. Ciononostante vi sono delle verità la cui comprensione è alla portata di tutti, poiché nel loro significato non si vogliono o non si ha tempo di ascoltare.
L’esperienza della società moderna ci ha insegnato che la verità a prescindere dalla sua forza, non sempre viene accolta da tutti come si dovrebbe e pertanto la sua accettazione varia a secondo delle circostanze di tempo, di luogo e delle persone. In tal modo si consente che chi vorrebbe rivendicarla con tutta la forza della verità stessa, risulterà essere una sorta di San Giovanni Battista che grida inutilmente nel deserto mentre altri che sono portatori di verità artefatte, costruite a tavolino, verranno ascoltate e prese in considerazione.
E’ questa una delle più amare realtà della società contemporanea, ove vigono degli stereotipi a cui spesso ci si ispira in modo sbagliato e che risulta essere davvero da ostacolo a chi invece vorrebbe imporre la prorompente forza della verità. .Purtroppo si sa, la verità non è figlia di questo mondo e, del resto, non c’è peggior sordo di chi non voglia sentire.
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