In seguito ai dati incoraggianti del turismo pasquale, che ha visto l’Italia come seconda tra le mete europee maggiormente visitate, il Ministero del Turismo e l’Agenzia Nazionale del Turismo (Enit) hanno lanciato la nuova campagna di promozione turistica “Italia: open to Meraviglia” che ha come protagonista un’icona del Rinascimento: La venere di Sandro Botticelli.
La presentazione della campagna pubblicitaria, costata 9 milioni di euro, si è tenuta a Roma e all’incontro erano presenti il ministro del Tursimo, Daniela Santanché, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, e il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
Per l’occasione la protagonista dell’opera di Botticelli, uno dei simboli dell’Italia nel mondo, è stata trasformata, dalla nota agenzia pubblicitaria Armando Testa, in una moderna virtual influencer di 30 anni, dotata di vari look e, sui profili social, sarà nota come “venereitalia23”.
Girando lo stivale in bicicletta, Venere, racconterà i paesaggi, le città d’arte e l’eccellenze del “Bel Paese”.
Tuttavia, la campagna pubblicitaria ha suscitato non poche polemiche.
Il Sindaco di Firenze, Dario Nardella, ha dichiarato ai microfoni di Rai Radio 1: “A me non è piaciuta molto. Ho detto alla ministra Santanché di incontrarci, secondo me si può promuovere Firenze e l’Italia in modo meno scontato e banale”, così è “un po’ macchiettistico”.
Ancora più duro il noto critico e sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, che ha dichiarato a La Nazione: “Nel momento in cui parliamo tre ministri presentano la Venere di Botticelli vestita da ciclista, con la scritta Open to meraviglia: un paradosso – prosegue Sgarbi – Ma la pubblicità all’Italia la fanno le opere d’arte, senza bisogno di travestirle.
Giacché la Venere è nuda sarebbe stato meglio vederla così, senza bisogno di traverstirla in quel modo: è una roba da Ferragni”.
Ma oltre all’utilizzo erroneo della Venere di Botticelli come ambasciatrice del turismo italiano, Vittorio Sgarbi non ha gradito nemmeno lo slogan scelto per la campagna promozionale: “Anche così funziona lo stesso, lo ha deciso un grafico e io non voglio contraddire troppo i miei colleghi. Ma sul piano della lingua, la contraddizione è invece loro: Open to meraviglia? Che roba è? Che lingua è?”