Nel Saturday night match della trentottesima giornata del campionato di Serie A il Milan ha pareggiato per 3-3 in casa contro la Salernitana che ha salutato così la massima serie. Una serata di ringraziamenti e di addì visto che per Pioli, Giroud e Kjaer era l’ultima sfida con i colori rossoneri.
La cronaca della partita
Poco prima del fischio di inizio l’allenatore del Milan, Stefano Pioli, si è preso l’abbraccio dei suoi calciatori e l’applauso del pubblico di fede rossonera congedandosi così dall’ambiente rossonero dopo tre stagioni sulla panchina del prestigioso club meneghino. La squadra, come di consuetudine, è scesa in campo con la maglia che vestirà Diavolo nella stagione 2024/2025.
Per quanto riguarda invece il calcio giocato la squadra è scesa in campo letteralmente on fire, per citare il famoso coro intonato dai tifosi del Milan nei confronti di Pioli durante la stagione 2021/2022 culminata con la vittoria del diciannovesimo scudetto dei rossoneri. Il match, infatti, si è aperto a ritmi altissimi con i rossoneri che hanno preso d’assedio l’area di rigore della Salernitana. Dopo appena due minuti di gioco Leao ha servito Giroud, promesso sposo del Los Angeles FC, che ha calciato in porta di prima intenzione ma Fiorillo è stato bravo a dire no all’attaccante francese. Sugli sviluppi del calcio d’angolo l’attaccante francese fa la sponda all’asso portoghese ma anche sta volta l’estremo difensore granata non si è lasciato sorprendere.
Gli uomini di Pioli hanno mantenuto alta la pressione impedendo alla squadra campana di uscire dalla propria metà campo. Degno di nota il recupero di Theo Hernandez su Candreva, che ha impedito all’ex interista di partire in contropiede. I rossoneri si sono rivelati cinici e desiderosi di chiudere al meglio il campionato per regalare un’ultima gioia al loro tecnico. Al 11′ Pulisic, dopo aver rubato la palla a Sambia, ha cercato il gol del vantaggio con un tiro a giro disinnescato da un altro grande intervento di Fiorillo. Un minuto la Salernitana riesce a trovare un varco tra le maglie rossonere e ne ha approfittato l’esperto Candreva. Il numero 87 granata ha provato a trafiggere Mirante con un pezzo forte del suo repertorio, il tiro da fuori area, ma l’ex portiere del Parma non si è fatto trovare impreparato e ha messo in calcio d’angolo. La Saleritana ha sprecato l’occasione da palla inattiva e la palla è tornata in possesso dei rossoneri, i quali sono tornati subito all’attacco. Al quarto d’ora Tomori, sugli sviluppi di un corner, battuto da Florenzi, non è riuscito a impattare bene il pallone di testa che è terminato di poco al lato. Gli sforzi dei calciatori del Milan sono però premiati al 22′. Sul lancio lungo di Reijnders Fiorillo è uscito sicuro, ma la sfera è scivolata clamorosamente dalle mani dell’ex portiere di Sampdoria e Reggina. A beneficiare di questo clamoroso errore è stato Rafael Leao che è stato lesto ad appoggiare la palla in rete per il gol dell’1-0.
Per il numero 10 rossonero si tratta del nono gol in campionato e, dopo aver segnato è corso verso la panchina ad abbracciare Pioli. Il gol mette le ali ai padroni di casa che continuano ad attaccare in cerca del raddoppio che arriva a ridosso della mezz’ora. Al 27′, infatti, Florenzi tenta la conclusione da fuori area ma la difesa della Salernitana si è rifugiata in corner. Dalla bandierina lo tesso Florenzi pesca Giroud che in acrobazia trova il gol del raddoppio, mandando in visibilio il pubblico di fede milanista che ha intonato il coro “si è girato Giroud”.
Con questa rete l’attaccante 37enne è salito a quota 15 in campionato e ha emulato un altro grande numero 9 della storia rossonera, Pippo Inzaghi, che è andato a segno nella sua partita d’addio contro il Novara il 13 maggio 2012. Dopo aver sfiorato la rete del 3-0 con la doppia occasione prodotta da Tomori e Pulisic, in seguito a un altro calcio d’angolo, il Diavolo ha allentato la pressione gestendo il vantaggio. Al 37′ si attiva l’asse Leao-Theo Hernandez, col portoghese che ha innescato il terzino francese il quale col mancino ha trafitto Fiorillo. Tuttavia il direttore di gara Di Marco, dopo il consulto col Var, ha annullato il gol in quanto il numero 10 si era mosso in posizione di fuori gioco.
Al 40′ si è svegliata la Salernitana che ha provato a distendersi in contropiede con Tchaouna che ha provato a imitare nei movimenti Leao per poi servire Candreva sulla sinistra che ha provato il diagonale, ma la difesa rossonera ha murato la conclusione dell’ex Lazio. Nel finale Theo Hernandez ci ha riprovato ma sta volta il portiere dei campani non si è fatto sorprendere. L’ultima occasione della prima frazione di gioco è di Gabbia, che ha raccolto il cross di Bennacer ma la sua incornata è stata neutralizzata da un altro prezioso intervento di Fiorillo, che ha disputato un buon primo tempo pagando caro la papera che ha portato al primo gol. Le due squadre sono andate a riposo sul risultato di 2-0 in favore dei rossoneri.
Secondo tempo
Nella ripresa le due squadre sono tornate in campo con gli stessi protagonisti del primo tempo , i due tecnici hanno preferito fare le sostituzioni a partita in corso. La Salernitana è tornata in campo più determinata rispetto alla prima frazione, dimostrando di aver lasciato la timidezza negli spogliatoi del Meazza. La prima occasione del secondo tempo porta la firma di Candreva, il quale al 49′ ha provato a sorprendere Mirante con una bordata delle sue ma il pallone è terminato sopra la traversa. La Salernitana ha provato a onorare fino alla fine questo campionato, che l’ha visto tornare in Serie B dopo tre stagioni in massima serie, ma il Milan ha gestito il vantaggio. Al 58′ Pioli ha effettuato una doppia sostituzione inserendo Caldara e Adli al posto di Gabbia, sostituito dopo noie al viso, e Rafael Leao. I campani ci credono e al 59′ Tchaouna ci ha provato con una conclusione da fuori area parata agevolmente da Mirante. Anche Colantuono al 60′ ha effettuato una doppia sostituzione togliendo Kastanos e Candreva e inserendo al loro posto Vignato e Simy. L’ingresso dell’ex bomber del Crotone si rivela essere una mossa corretta per il tecnico granata. Al 64′, sugli sviluppi di una palla inattiva, Sambia colpisce il palo ma Simy, lasciato solo dalla retroguardia rossonera, è riuscito a spedire il pallone alle spalle di Mirante riportando la Salernitana in partita.
Per l’attaccante nigeriano è il secondo con la maglia granata in questa stagione. Il gol di Simy ha rappresentato un’autentica iniezione di fiducia per la squadra di Colantuono che ha cominciato a credere nel pareggio. I ritmi sul campo di San Siro si sono alzati con le due squadre che hanno cominciato ad affrontarsi a viso aperto. Al 77′ il Milan cala il tris con capitan Calabria che ha raccolto l’assist di Pulisic spingendo di testa la palla sul fondo della rete.
Anche il capitano rossonero dopo il gol è corso ad abbracciare il mister con cui ha vinto lo scudetto nella stagione 2021/2022. Il terzo gol del Milan non ha demoralizzato la Salernitana che continuato ad attaccare a testa alta. All’82′ i due allenatori sfruttano gli ultimi cambi: Colantuono ha inserito Legowski e Sfait al posto di Zanotti e Maggiore. Mente Pioli ha lanciato in campo Jovic al posto di Giroud che è uscito sotto il tripudio della San Siro rossonera che ha salutato così il suo bomber. Nei minuti finali la Salernitana ha trovato lo scatto d’orgoglio con Sambia che ha accorciato le distanze trafiggendo Mirante facendo passare la palla sotto le gambe di Caldara. Pioli sostituisce anche l’estremo difensore Mirante facendo debuttare il giovane Nava, e concede spazio anche a Kjaer che ha preso il posto di Tomori. Poco prima del recupero Simy ha trovato il secondo gol della serata ribadendo in rete il pallone respinto da Nava sulla precedente conclusione di Tchaouna. Nell’ultimo minuto di recupero Caldara ha sprecato la palla del possibile 4-3. Termina dunque con un pareggio il campionato di Milan e Salernitana, con i rossoneri che si confermati secondi in classifica a quota 75 punti. Mentre la compagine granata ha salutato la Serie A con una grande prestazione che poche squadre arrivate ultime in classifica hanno messo in campo. Un esempio è il Messina del compianto Bruno Bolchi che nel campionato di 2006/2007 ha salutato la massima serie segnando tre gol alla Roma di Spalletti, perdendo però per 4-3. Dopo il fischio finale è partita la cerimonia di saluti a tutti gli eroi rossoneri che dalla prossima stagione non faranno più parte della famiglia del Diavolo.