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Questo pomeriggio a Montecitorio, in occasione del Question Time, si è tenuto il primo faccia a faccia tra due donne, leader dei rispettivi schieramenti, della storia repubblicana.

Il premier, Giorgia Meloni, ha di fatti risposto, per la prima da quando è a capo del Governo, alle domande dei parlamentari dell’opposizione. Tra loro anche la neosegretaria del Partito Democratico Elly Schlein.
Giorgia Meloni e il suo esecutivo hanno risposto alle seguenti interrogazioni: la posizione del governo sul salario minimo legale.
La vicenda della segnalazione alle autorità italiane dell’imbarcazione carica di migranti individuata a largo delle coste libiche e poi naufragata.
La strategia del governo per il raggiungimento degli obiettivi climatici stabiliti dall’Unione Europea.
La ratifica della riforma del trattato di ratifica sul Meccanismo europeo di stabilità (MES).
Sul primo quesito, presentato proprio dalla leader dei dem, Elly Schlein, vale a dire quello sul salario minimo, che potrebbe unire le opposizioni, dato che si tratta di uno dei cavalli di battaglia del Movimento 5 Stelle, il Presidente del Consiglio risponde che “il salario minimo non è una soluzione . È vero – continua la Meloni – c’è un problema, chi ha governato fino ad ora, purtroppo ha reso più poveri i lavoratori italiani e questo governo deve fare quello che può per invertire la rotta. E noi già nei primi mesi di legislatura, pur con le risorse limitate, abbiamo dato dei segnali in questo senso”.

Dialogo, quello tra le due donne, iniziato in toni pacati fino alle accuse del Premier ai governi precedenti rei di aver reso più poveri i lavoratori italiani.
Non ci sta la leader del centrosinistra che alza la voce: “Signora Presidente le sue risposte non ci soddisfano!
Le vorrei ricordare che lei ora è al governo, ci sono io all’opposizione”.

Sul tema migranti, presentato da Riccardo Magi, deputato di +Europa, il Premier risponde “su Cutro e sulla questione migranti la nostra coscienza è apposto.
Finché ci saranno partenze su barche in pessime condizioni e con pessime condizioni meteo ci saranno perdite di vite
– risponde la Meloni. Bisogna investire sulle rotte legali, ed è esattamente il lavoro che sta facendo il governo”.

Alla domanda di Angelo Bonelli, deputato di Alleanza Verdi e Sinistra, che ha chiamato in causa il Presidente del Consiglio sul tema degli obiettivi climatici, la premier ha risposto: “Non siamo pericolosi negazionisti climatici, ma serve approccio pragmatico.
Con il voto di ieri il Parlamento Europeo ha ritenuto di inasprire ulteriormente il testo iniziale e questa scelta, che consideriamo irragionevole, mossa da un approccio ideologico, impone al governo di continuare a battersi per difendere gli interessi dei cittadini e della nazione.”


Infine, sul quesito del MES, irremovibile la posizione di Giorgia Meloni. Interrogata dal deputato Luigi Marattin del Terzo Polo ha risposto: “finche ci sarò io al governo l’Italia non accederà al MES”.

Meloni e Schlein Meloni e Schlein