Oggi si festeggia San Giuseppe da Leonessa. Il cappuccino è nato l’8 gennaio del 1556 a Leonessa, è morto il 4 febbraio del 1612 ad Amatrice. La chiesa lo ricorda il 4 febbraio.
Compì il noviziato nel convento delle Carceri, sopra Assisi, dove si era temprato alla più dura penitenza e alla più rigorosa astinenza. Chiamò il proprio corpo « frate asino », come tale voleva essere trattato, con poca paglia e molte frustate. In Italia seguì la vocazione di missionario la santità in mezzo alle ortiche del vizio e ai rovi dell’indifferenza.
Fu fatto prigioniero dei Turchi a Costantinopoli, entrò nel castello per convertire il sultano, restò per tre giorni appeso ad una croce per un piede e per una mano, senza perire. Si parlò dell’intervento miracoloso di un Angelo, che sostenne il corpo e curò le piaghe, il sultano sbalordito innanzi al miracolo commutò la pene in esilio.
Oggi si festeggia San Giuseppe da Leonessa
All’età di 55 anni si ammalò, si ritirò nel convento di Amatrice. Gli venne diagnosticato un tumore, si tentò di operarlo. Fu quello il suo secondo supplizio, ma rifiutò di essere legato, come suggerivano i medici. Non si sollevò più dal letto chirurgico. Come anestetico si strinse al petto il Crocifisso. Beatificato il
22 giugno del 1737 a Roma da Papa Clemente XII. Canonizzato il 29 giugno del 1746 a Roma da Papa Benedetto XIV.
Martirologio Romano:
Ad Amatrice nel Lazio, san Giuseppe da Leonessa, sacerdote dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, che a Costantinopoli aiutò i prigionieri cristiani e, dopo aver duramente patito per aver predicato il Vangelo fin nel palazzo del Sultano, tornato in patria rifulse nella cura dei poveri.
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