Oggi si festeggia San Policarpo. Il vescovo e martire è nato nel primo secolo in Turchia, è morto sempre in Turchia. La chiesa lo ricorda il 23 febbraio.
Della vita di Policarpo si conosce poco. Si sa che in gioventù si converti al Cristianesimo, ebbe la fortuna di essere istruito dagli Apostoli in special modo da S. Giovanni Evangelista che lo ordinò vescovo della Chiesa di Smirne nell’anno 96, fu primate di tutta l’Asia. A San Policarpo sono rivolte le parole dell’Apocalisse: ” Io so la tua tribolazione e la tua povertà, ma sei ricco di virtù “.
Ritornava da Roma quando si vide l’eretico Marcione che superbamente gli chiese: ” Mi conosci tu? Sì, in te riconosco il primogenito del diavolo “. Ormai anziano vide ripetersi le stragi di Nerone, nella quarta persecuzione mossa da “Marc’Antonio” e da Lucio Aurelio, dove i Cristiani dell’Asia furono provati con ogni sorta di supplizio.
Oggi si festeggia San Policarpo
Condannato e condotto nell’anfiteatro, udì una voce che dal cielo che diceva: ” Coraggio, Policarpo, si costante “. Il proconsole gli fece capire che non avrebbe resistito ai tormenti. Policarpo, con volto celestiale, rispose: ” Sono ottantasei anni che servo il mio Signore: Egli non mi fece alcun male, anzi, ogni giorno ho ricevuto nuove grazie come dunque posso io dir male del mio Creatore, Benefattore e Conservatore? Come posso offendere il mio Salvatore, il mio Dio, che è il Supremo Giudice, che deve punire i malvagi e premiare i buoni? “. Il proconsole quindi ordinò che fosse arso vivo. Il Santo si preparò al martirio pregando.
Quando fu vicino al rogo, esultò di gioia, gettò lontano i bastoni su cui si appoggiava, accelerò il passo ed entrò nel fuoco. Ma il Signore lo fece rimanere incolume. Il proconsole allora ordinò che fosse decapitato. In pratica: Noi giungeremo a trionfare coi Santi in cielo, se a loro imitazione sopportiamo generosamente le persecuzioni e i travagli di quaggiù (San Gregorio Magno).
Preghiera:
O Signore, che ci allieti con l’annua solennità del tuo beato martire e Pontefice Policarpo, concedici, propizio, che come ne celebriamo la festa, così ci rassicuri la sua protezione.
Martirologio Romano:
A Smirne il natale di San Policarpo, discepolo del beato Giovanni Apostolo e da lui stesso ordinato Vescovo di quella città: fu il personaggio più illustre di tutta l’Asia. Sotto Marco Antonino e Lucio Aurelio Commodo, in presenza del Proconsole, mentre tutto il popolo nell’anfiteatro a gran voce gridava contro di lui, fu dato al fuoco, e non restando punto offeso dalle fiamme, trafitto dalla spada, ricevette la corona del martirio. Con lui furono pure martirizzati nella stessa città di Smirne altri dodici, che erano venuti da Philadelphia. La festa di Policarpo si celebra il ventisei Gennaio.
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Giornalista, Libero Professionista, Rugbysta.